Mihajlovic e i cori dei tifosi, Mihajlovic e le pressioni dell'ambiente, Mihajlovic e la sua voglia di andare avanti nonostante tutto perché dimettersi è un'opzione da non prendere neppure in considerazione e con il gioco i risultati possono arrivare ed allora tutto può capovolgersi, anche l'umore di una piazza esigente. Dove l'esigenza forse è quella di divertirsi, forse quella di vedere un po' di gioco o forse, più semplicemente, di vincere. Dall'altra parte la grinta di Conte, la rabbia di Conte.
Lo Stadium nuovo (vacillo ma non crollo.. parola di Fassino) ed una stagione che promette bene vista l'apatia generale. Il primo spunto è di Vargas ma il tiro risulta una svirgolata indolore. Più pericoloso Pepe al 3' chiuso bene da Boruc che non trattiene però la sfera. Il portiere viola si ripete al 6' mandando in angolo un tiro da fuori area di Marchisio. Al 10' Vucinic completamente solo a sinistra manda fuori completando così una serie di lisci imbarazzanti da parte dei padroni di casa che attuano un pressing forzato sulla retroguardia gigliata. Al 13' vantaggio bianconero con Bonucci lesto, nella dormita generale, a recuperare una respinta corta di Boruc sul tiro di Vidal.
Il polacco da terra tenta il recupero ingenuo con i piedi. Ottima un'azione da parte di Vargas e Jovetic che duettano sulla sinistra, il tiro del peruviano finisce sul palo esterno. Boruc si supera al 22' su Pepe che tenta continuamente la discesa sulla fascia presidiata da Pasqual. E' ancora il polacco a dover uscire di testa al 30' su un appoggio all'indietro di Natali che rischia di liberare Matri. Inquietante: sfera ferma tra i piedi degli ospiti, che non riescono neppure a liberarsi della "palla avvelenata" e juventini che raddoppiano, triplicano, recuperano e si ripropongono.
Occasione sprecata da Vucinic al 43', puntata da sinistra, la palla sfiora il palo alle spalle di Boruc e sfila sul fondo. La Juventus non è granitica in difesa e la Fiorentina, secondo le dichiarazioni del mister, avrebbe dovuto presentarsi spregiudicata e proiettata in avanti "a rischio di scoprirsi troppo". Gilardino e Silva restano adesi in panchina per tutto il primo tempo. Strategia? Modulo che cambia nel secondo tempo: dentro Gilardino per Cerci e bomber che affianca Jovetic in attacco.
Prima azione pericolosa dei viola ad inizio ripresa: angolo battuto da Vargas e colpo di testa di Jovetic, istintiva la risposta da parte di Storari che mette in angolo. Buona partenza dei viola nei primi 5 minuti, bianconeri in affanno e chiusi in difesa. Partita che si ribalta completamente, c'è solo la Fiorentina. La rete del pareggio arriva ancora una volta grazie a Jovetic che dal limite dell'area raccoglie un passaggio di Vargas e supera Storari che nulla può fare sul tiro del montenegrino nell'angolo alto a sinistra del portiere. Dura poco la spinta reattiva, che si affievolisce favorendo il recupero degli uomini di Antonio Conte. Reazione bianconera affidata a Pepe, ancora lui, che scarta tutta la difesa e mette per Matri, solo e lanciato davanti a Boruc che prova a coprire con il corpo, ma il bianconero la piazza dentro la rete in scioltezza. Mihajlovic manda dentro Ljajic e toglie Vargas al 70'.
Fiorentina che cambia ancora assetto, ma la spinta propulsiva post-spogliatoio sembra smarrita. Dopo una frazione di gioco in cui i bianconeri riprendono le redini della partita, il tecnico serbo si gioca anche la carta Tanque. Gara combattuta nel finale e al 4' minuto di recupero occasione per Gilardino che, disturbato, non aggancia. Behrami ammonito, costretto così a saltare la gara interna contro il Genoa, ma lo svizzero recupera una quantità di palloni impressionante ed è solo in questo ingrato compito. Dopo la prima frazione di (non) gioco squadra in cerca di motivazioni.
Quelle che dovrebbero fare di Juventus Fiorentina la partita dell'anno. Convinzione che non proviene certo da un tifoso provinciale o esigente, ma dal patron viola Andrea Della Valle a pochi minuti dal pareggio con il Catania: "Lo sanno che in quella gara devono mettere l'anima". Nella ripresa i viola prendono coraggio, l'ingresso di Gilardino è un buon integratore, e si vede un'altra squadra in campo che tiene sotto l'avversario e detta i tempi. La rete di Jovetic potrebbe aprire momenti di gloria, ma il ruggito dura poco.
Matri mette fine alla rimonta, come quando ci si sveglia tutti sudati. Sì, contro la Juve vincere sarebbe stata un'impresa. Sì, a Torino è sempre difficile anche quando loro sono in emergenza. Sì, le motivazioni sono importanti, ma non sono tutto. Sì, sì, sì.. ma chi ha sbagliato? di Antonio Lenoci Sinisa Mihajlovic a fine gara: "Ci hanno preso a pallonate, siamo stati fortunati, poteva finire 3 a 0 per loro. E' mancata la personalità, cattiveria..
abbiamo avuto paura e non capisco perché.. Gilardino non era al massimo. Il dubbio era metterlo all'inizio oppure dopo, quando gli altri sarebbero stati più stanchi. Vargas non è in condizione, così anche altri. Ci è mancato Montolivo. Behrami.. eh, ci vorrebbero undici Behrami. Non è facile lavorare nella situazione che c'è a Firenze, ma vado avanti sereno, fa parte del mio lavoro. Vado avanti, non mi lascio condizionare mai e cerco di trasmettere questo ai miei ragazzi"