Mihajlovic deve rinunciare a Cassani e ripropone così De Silvestri. Manda dentro come titolare Munari e lascia in panchina Juan Manuel Vargas, un colpo a sorpresa perché se la ratio fosse la stessa usata contro la Lazio che ha visto schierato De Silvestri per le motivazioni dell'ex, si poteva prefigurare un Vargas contro il passato. Munari, appena sceso dal pullman della squadra: "Contro i biancocelesti non meritavamo di perdere. Ci è mancata solo la rete, così come contro il Cesena dove siamo mancati sotto porta.
Siamo alla 7a giornata. E' presto per dare giudizi. Abbiamo bisogno del supporto dei nostri tifosi. Li ripagheremo dando sempre il massimo in campo. Accettiamo le critiche serenamente". Giocherete per Mihajlovic? "Certo. Noi giochiamo per il Mister, la società e i nostri tifosi". Dentro Behrami e Montolivo, entrambi in diffida, una circostanza che nel calcio capita, ma che assume risvolti preoccupanti quando l'avversaria prossima si chiama Juventus. Montella, adorato ai piedi dell'Etna, è costretto a rinunciare a Gomez e carica l'attacco sulle spalle di Lopez, quel calciatore che sarebbe stato la punta dei viola se.. Fiorentina che gioca sotto lo sguardo attento del patron Andrea Della Valle presente in tribuna.
Al 5' si accende la scintilla Cerci e i viola guadagnano un angolo. Prova la reazione il Catania, bene il gioco a centrocampo da parte dei ragazzi di Montella, fatti fuori Munari e Montolivo, ma Lopez viene ignorato dai suoi. Al 15' la Fiorentina esce da 5 minuti di assedio rossoazzurro, Jovetic lancia Silva che non ci arriva e viene anticipato a Andujar. La rete arriva con il primo tiro in porta da parte dei viola al 18', è Jovetic a portare in avanti i suoi con un destro rasoterra che buca la rete alla sinistra di Andujar.
Migliora il pressing da parte dei padroni di casa che sembrano aver preso coraggio. Un pallonetto del Tanque al 28' mette in piedi l'Artemio Franchi, palla fuori. L'arbitro Giannoccaro fischia l'angolo, ma a domanda precisa sul tocco dell'attaccante Silva risponde "Sì" ed è rimessa dal fondo. Sportività. Da manuale un contropiede viola che esalta la corsa di Jovetic e le doti di Pasqual, ma l'azione si perde con Cerci e Silva che aspettano il passaggio di Jovetic che non arriva. Si sveglia il Catania nell'area viola e Catellani manda fuori un colpo di testa in solitaria ad un metro da Boruc.
Solo il preludio alla rete che arriva sul calcio d'angolo seguente, la sfera resta indifesa e Del Vecchio con una zampata riporta le squadre in parità. Un tocco di mano di Lodi a fine primo tempo, non ravvisato dal direttore di gara, nega il rigore al 45'. Montolivo ammonito al 29' per un fallo inutile a centrocampo, il cartellino è pesante, o forse non più di tanto. Se è vero che del regista viola si può fare a meno, sarà questa l'occasione per valutarlo. Nella ripresa la prima azione pericolosa ad opera del Catania, Catellani sfiora l'incrocio con un colpo ravvicinato.
I viola sembrano chiusi in se stessi, grandi difficoltà nel portarsi in avanti. Natali con una girata all'altezza del dischetto rischia di fare il colpaccio, palla a lato di poco. Vargas rileva Munari e mette il piede per servire Jovetic che riporta in vantaggio i suoi al 16' con un gran tiro a girare che rientra sul secondo palo e batte nuovamente Andujar. Fuori Cerci per Romulo, questa la scelta di Mihajlovic al 27'. Pareggia Lopez al 37' nel black out generale della difesa, all'ennesimo tentativo operato dagli ospiti di spingersi in area.
Viola costretti a ricorrere a Gilardino che nel giro di pochi istanti entra in campo. Giannoccaro vede Mihajlovic che getta in aria il pallone imprecando e lo allontana dal terreno di gioco. I fischi del Franchi sono un guazzabuglio di sensazioni, rivolti all'arbitro o al tecnico gigliato? Non accade più nulla. Al termine i fischi sono più chiari. Lunghi tratti di nulla, mentre il tecnico chiedeva grande partecipazione e faceva l'appello dei poco noti a segnare ci pensa il solito Jovetic.
Il Catania stringe i denti e ci crede, fa squadra e prende coraggio. Il coraggio che manca ai padroni di casa che potrebbero con quello sopperire alle altre lacune. Basterebbe poco per respirare l'alta classifica. Chi ha sbagliato? Poca cattiveria sotto la porta? Un pareggio che delude le aspettative, che delude l'ostentata serenità del tecnico la cui tensione in campo è palpabile. Delude ed apre scenari nuovi, deve aprirli, più chiusi di così è impossibile. Andrea Della Valle a fine gara: "Sono arrabbiato con tutti e con nessuno, magari mi passa adesso..
ma non me ne frega niente se non ci divertiamo a vedere le partite, contano i punti, conta vincere e speriamo di farlo fin da subito. Dimenticare questa e vincere la prossima. I giocatori sanno di che partita si tratta dovranno dare l'anima" AntLen