“Sono saltate le regole dello sport. Fino a ieri chi arrivava primo al traguardo era primo. Da oggi è tutto cambiato”. E’ imbufalito Marco Guazzini, allenatore di Susanna Cicali dopo l’incredibile squalifica subita dalla 19enne gigliata della Comunali Firenze ai Mondiali di canoa maratona di Singapore categoria Under 23 che l’atleta fiorentina aveva chiuso al primo posto sul traguardo e festeggiato con tutto lo staff azzurro. Poi dopo quattro ore dalla fine della gara, la squalifica. “Aveva fatto una gara splendida – aggiunge Guazzini - e a 500 metri dal traguardo, dopo 21 chilometri, all’ultima boa tallonava la spagnola.
L’ha affiancata. Il regolamento dice che se la punta della canoa che segue è visibile dal pozzetto della canoa che precede chi segue non può mai essere sanzionato. E Susanna la punta l’aveva messa davanti. Me lo ha giurato mentre era in lacrime e non riusciva a smettere di piangere. Peraltro la gara si è svolta in un tempo infame, con condizioni di scarsa visibilità e pioggia, la gara è stata in forse se disputarsi fino all’ultimo. Incredibile che un giudice sia riuscito a vedere un danneggiamento in quelle condizioni.
Dirò di più. Gli spagnoli, che sono signori della disciplina, ma corretti, non avevano nemmeno presentato ricorso. E’ stato un giudice che ha voluto fare il protagonista che ha agito autonomamente. La Federazione italiana ha fatto ricorso, ma non c’è stato niente da fare. Il presidente Bonfiglio era livido di rabbia, ‘Ci hanno scippato un titolo Mondiale’ continuava a ripetermi al telefono, dopo aver fatto tantissimi complimenti a Susanna per la sua gara. Purtroppo è stata un’annata in cui tutto ci è andato storto.
Agli Europei erano stati gli ungheresi che ci hanno speronato, sia a Susanna che a Ranieri Brandani, privandoci di medaglie e piazzamenti, stavolta è accaduto l’incredibile”. E’ andata infatti male anche a Matteo Graziani, impegnato nella gara Under 23 maschile. “E’ arrivato quarto di un soffio, dopo una gara altrettanto bella: un’altra medaglia di legno. Non ce ne va bene una…”. “Mai vista una cosa simile”, aggiunge il padre di Susanna, anche lui canoista che gareggia tra i Master.
“Una delusione che nessuna vittoria potrà mai cancellare”, aggiunge la sorella maggiore Stefania, anche lei azzurra di canoa e finalista olimpica. “Ci avevamo già fatto la bocca a questo successo – spiega il presidente della Comunali Firenze, Francesco Conforti - e stavamo già preparando i festeggiamenti per accoglierla quando sarebbe rientrata. Poi è arrivata questa doccia fredda poche ore dopo la conclusione dalla gara. Posso dire solo che Susanna è comunque giovane ed avrà tempo per rifarsi e per conquistare allori importanti.
Anche se magari non è sufficiente a consolarsi dico che anche queste situazioni servono a modificare e a fortificare il carattere”.