“I servizi pubblici locali devono essere uno dei cardini del decreto sviluppo, perché, se ben regolati, possono produrre crescita e innovazione”. Lo ha detto oggi il presidente di Confservizi Cispel Toscana Alfredo De Girolamo introducendo il seminario di studi sugli effetti delle manovre del governo e del decreto sviluppo sui servizi pubblici locali che si è svolto a Palazzo Bastogi a Firenze. “Il contenuto del provvedimento, che rischia di essere l’ennesimo atto del controverso sforzo nazionale per uscire dalla crisi del debito, non è ancora chiaro – ha aggiunto – tuttavia, per quanto ci riguarda, in Toscana abbiamo già imboccato e in gran parte percorso la strada che raccomanda la Banca centrale europea : nel settore idrico abbiamo liberalizzato e privatizzato in parte con la scelta di sei spa miste con gara europea per il partner privato.
Nei rifiuti stiamo svolgendo una gara (Ato sud), costituendo una PPP ( partenariato pubblico privato nell’Ato costa) e l'Ato centro ha confermato la scelta della procedura competitiva attraverso la gara. Nel Tpl abbiamo fatto dieci gare sei anni fa e ci apprestiamo, il prossimo anno, a fare una gara unica regionale per nove anni. Nel gas nei prossimi due anni saranno bandite 11 gare per determinare nelle 10 provincie della toscana, in quella di Firenze se ne faranno due, chi gestirà le reti. Lo stesso possiamo dire per le economie di scala.
La linea scelta dalla Regione ci porterà a tre Ambiti nei rifiuti, a uno solo nell'acqua, a un lotto regionale per il Tpl, una gara per provincia nel gas”. “Deve essere chiaro - ha concluso De Girolamo – che bisogna farla finita con indicazioni generali valide per tutti che non vanno poi ad affrontare la realtà com’essa si presenta realmente. Al contrario occorre rispondere con fatti concreti alle situazioni che sono andate avanti e che di questi fatti concreti hanno bisogno. Quali sono? Ecco l’elenco: la costituzione dell’Agenzia dell’acqua, le autorità nazionali per i rifiuti e i trasporti, il nuovo assetto regolatorio degli ambiti che le Regioni devono decidere entro l’anno, tariffe coerenti e ragionevoli per l’acqua, i rifiuti e il Tpl”.