“Firenze Parcheggi Spa ha contribuito con una sponsorizzazione di euro 30.000€ all’evento, tale sponsorizzazione ha reso possibile l’inserimento dei loghi in tutta la campagna pubblicitaria del concerto e un’attività di promozione durante lo stesso concerto rivolta agli spettatori tramite hostess su alcune iniziative e prodotti della Firenze Parcheggi Spa. – così recita la risposta all’interrogazione che ho presentato sulla presunta, e adesso confermata, sponsorizzazione del concerto di Piazza Santa Croce del 10 settembre ultimo scorso – afferma il Consigliere Comunale di Sinistra e Cittadinanza Tommaso Grassi che era già intervenuto nei giorni precedenti all’evento per sottolineare che era insostenibile per un ente pubblico agevolare e sponsorizzare con soldi pubblici gli spettacoli commerciali, il cui costo dei biglietti superava abbondantemente i 100 € a persona.
“Finalmente abbiamo potuto aver conferma delle nostre dichiarazioni, che erano state prontamente, il giorno prima del concerto, smentite dall’Assessore Da Empoli, il quale dovrebbe cominciare a rispondere politicamente delle affermazioni e del suo operato piuttosto che sottrarsi a qualsiasi confronto e dibattito anche in sedi istituzionali come il Consiglio Comunale.” “Sinceramente non comprendiamo quale ritorno abbia potuto avere Firenze Parcheggi da questa iniziativa se non contribuire a finanziare una iniziativa che seppur di altissimo livello, non poteva, secondo noi, visto il costo dei biglietti e le caratteristiche prettamente commerciali, essere finanziata da soggetti pubblici con fondi altrettanto pubblici.
Anche la motivazione presente nella risposta dell’Assessore della diffusione di materiale pubblicitario all’interno dell’evento, non ci appare affatto soddisfacente per motivare l’esborso di soldi pubblici.” “Tra contributi economici della società partecipata Firenze Parcheggi, l’abbattimento del canone di occupazione del suolo pubblico, da circa 24.000€ a 5.000€, a cui vanno sommati i servizi di mobilità e pubblica sicurezza che venivano concessi dal Comune, superiamo abbondantemente i 50.000 euro.
Noi questi fondi avremmo voluto che il Comune potesse destinarli a servizi alla Città sia culturali che artistici, casomai per giovani ed emergenti. – conclude Grassi – Senza voler alimentare polemiche sul passato crediamo che il Consiglio Comunale debba impegnarsi a dare fermi e precisi criteri che limitino il ricorso, anche attraverso le società partecipate, a sponsorizzazioni o agevolazioni ad iniziative che non debbano, a nostro modo di vedere, avere aiuti comunali.”
