“Non si può pensare alla propria esperienza universitaria senza collegarla alla città in cui si è studiato. E credo che molti di voi, soprattutto gli studenti fuori sede, abbiano scelto il nostro ateneo anche perchè hanno immaginato la loro vita a Firenze: tutti voi sarete cittadini di Firenze e noi ci saremo, per condividere questo importante percorso della vostra vita”. Con queste parole il vicesindaco Dario Nardella ha salutato stamani i giovani ha affollavano il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio per la cerimonia di benvenuto “Firenze cum laude”, organizzata dal Comune con l’Università per salutare le matricole in coincidenza con l’inizio delle attività didattiche del nuovo anno accademico.
Nardella ha portato ai ragazzi il saluto del sindaco Matteo Renzi, che non ha potuto partecipare per un importante quanto improvviso impegno romano: “Avrebbe davvero voluto essere qui perché anche lui, come me, è stato studente dell’ateneo fiorentino ed ha vissuto le gioie, i doloro e le trepidazioni della vita universitaria” ha detto il vicesindaco. “L’idea di organizzare questo incontro pubblico è bella ed efficace, e per renderla ancora più utile voglio manifestarvi la nostra totale disponibilità: se avete problemi, idee, proposte, sensazioni, noi siamo qui per ascoltarvi ed aiutarvi” ha aggiunto il vicesindaco, ricordando che in questa giunta è stato istituito un apposito assessorato con la delega all’Università, guidato da Cristina Giachi.
“Vorremmo anche che possiate vivere Firenze non solo dentro le aule universitarie ma anche fuori, in una città pieno di stimoli, di occasioni, di proposte. Vi auguro dunque di svolgere rapidamente il vostro corso di studi e di viverlo con passione, perché questa possa essere un’esperienza profonda e significativa. Grazie e in bocca a lupo”. «Dovete sentire Firenze e le sue istituzioni, in questi anni di studio, come la vostra casa – ha sottolineato inoltre l’assessore Giachi nel suo saluto – voi studenti, a cominciare da quelli fuori sede, siete cittadini a tutti gli effetti di Firenze anche se solo per la durata del corso di studi.
Vorremmo che questa esperienza di cittadinanza fosse la più intensa possibile. Firenze ha bisogno voi, della vostra energia, della vostra domanda di cultura e anche di servizi: non dovete smettere mai di ‘tenerci svegli’ con le vostre sollecitazioni e richieste». Anche il rettore Alberto Tesi ha salutato le matricole, mentre Paolo Grossi, professore emerito e giudice costituzionale, ha tentuo una lezione dal titolo ‘Docenti e studenti: protagonisti responsabili nella costruzione della comunità universitaria’.
All’inizaitiva nel Salone ha partecipato anche la Compagnia Teatrale Universitaria “Binario di Scambio”. Oltre ai saluti nel Salone dei Cinquecento, “Firenze cum laude” è proseguita fino alle 15 nella Sala d’Arme, dove sono stati aperti i punti informativi delle 12 facoltà, dei servizi di ateneo, dell’Azienda per il Diritto allo studio, del Comune, di Ataf, del Cus e della rete di associazioni studentesche RUFI: qui le matricole potevano ricevere informazioni su vari argomenti, da quelli più burocratici - come piani di studio, borse Erasmus, iscrizioni a corsi di lingua o d'informatica - a quelli didattici, ad esempio le modalità d'organizzazione degli esami, gli eventuali curricula interni ai corsi, le prospettive di scelta per la laurea magistrale e per l'inserimento professionale.
Nel pomeriggio, fino alle 18 il Benvenuto alle matricole si è trasferito al Palazzo Giovani (vicolo Santa Maria Maggiore) con la musica della band Blues & Jetta un brindisi collettivo. (ag)