Firenze - Unire le filiere cooperative agricole e industriali di Legacoop e Federagri, superando antiche ed anacronistiche divisioni, per rafforzare la struttura produttiva e distributiva dell’agricoltura toscana e attrezzarsi meglio in un momento difficile alle sfide del futuro, nel solco di un integrazione anche delle strutture di rappresentanza del movimento cooperativo toscano. Questo l’esito di un vertice che si è svolto a Firenze tra le Presidenze di Fedagri-Confcooperative Toscana e Legacoop Agroalimentare Toscana. L’incontro è servito a compiere una ricognizione sul lavoro unitario da sviluppare sulle singole filiere toscane.
Le due Presidenze, partendo dal lavoro svolto in questi anni che ha consentito di rafforzare il peso ed il ruolo della cooperazione agricola, hanno concordato di rendere ancora più efficace e sistematico il coordinamento tra le imprese e le due Associazioni e di avviare un lavoro sulle principali filiere - vino, olio, cereali, ortofrutta e settore forestale - per individuare progetti ed obiettivi comuni di lavoro futuro. “La cooperazione è già presente nelle principali filiere con insediamenti e ruoli importanti; è presente con numerose cantine sociali, con oleifici e frantoi, stalle, servizi all’agricoltura, coop di florovivaisti, forestali e di conduzione che hanno consentito di difendere e tutelare migliaia e migliaia di produttori dalla crisi e dalla volatilità dei prezzi – ha commentato Roberto Negrini, presidente di Legacoop Agroalimentare Toscana – Oggi la cooperazione ha un compito più impegnativo e difficile: contribuire in maniera qualificata e forte al rinnovamento dell’agricoltura toscana, al superamento dei punti di criticità presenti, a migliorarne la redditività, a competere adeguatamente su mercati sempre più globalizzati.
L’intesa tra le nostre Associazioni è determinante per svolgere efficacemente questo compito”. “Il lavoro unitario che è stato deciso di sviluppare dalle nostre Associazioni può consentire di dar vita a progetti innovativi sui prodotti dell’eccellenza toscana con i quali ci proponiamo di conseguire una migliore aggregazione di prodotto ed un efficace coordinamento della promozione sui mercati mettendo in sinergia le migliori esperienze delle nostre imprese cooperative – è il giudizio di Carlo Salvadori, presidente di Fedagri-Confcooperative – Un lavoro che partirà da situazioni positive e da intese già presenti tra le cooperative o i loro consorzi e coinvolgerà i settori dove c’è bisogno di sviluppare il livello unitario e di collaborazione.
È in questo modo che la cooperazione agricola intende contribuire ad accelerare i giri di quei motori di sviluppo di cui si è parlato all’Expo rurale di Firenze al nostro convegno unitario sull’esperienza della cooperazione forestale e sui progetti futuri per migliorare l’ambiente e valorizzare il bosco”.