A partire dal giorno 12 settembre verrà avviata la campagna europea congiunta, che si protrarrà fino al giorno 18, denominata “SEATBELT” (cinture di sicurezza), programmata in tale periodo da “TISPOL”, ovvero il network europeo delle Polizie Stradali. Nata nel 1996, con il sostegno dell’Unione Europea, TISPOL è una rete di cooperazione internazionale tra le Polizie Stradali, cui aderiscono non solo i 27 Stati membri dell’Unione, ma anche la Svizzera e la Norvegia, mentre la Serbia, potenziale candidato per l’allargamento dell’UE, partecipa come osservatore.
Questa intesa nasce per consolidare una cooperazione internazionale di Polizie Stradali, impegnate congiuntamente e contemporaneamente in operazioni di contrasto delle violazioni ed in campagne “tematiche” dedicate a specifiche aree strategiche, partendo dalla comune convinzione che elevando gli standard di sicurezza, armonizzando l’attività di prevenzione, informazione e controllo, si possa ridurre il numero delle vittime di incidenti stradali. Questo stesso spirito pervade la campagna a tema SEATBELT, dedicata per l’appunto al controllo congiunto operato dalle Polizie Stradali di tutta Europa, sull’utilizzo delle cinture di sicurezza da parte dei conducenti e dei passeggeri di tutti i veicoli in circolazione; i risultati verranno monitorati e saranno oggetto di studio. Anche l’Italia partecipa al progetto e così pure il Compartimento Polizia Stradale per la Toscana, che, sotto la giuda del Dirigente Superiore Dott.
Vincenzo Feltrinelli, ha predisposto un’attività mirata di contrasto al mancato uso delle cinture di sicurezza, in cui saranno impegnate ben 300 pattuglie sulla viabilità ordinaria e 250 pattuglie sulla viabilità autostradale, per il periodo in questione, sull’intero territorio della regione. L’uso delle cinture di sicurezza, previsto dall’art.172 del Codice della Strada, impone l’obbligo di utilizzo delle cinture in fase di marcia al conducente ed ai trasportati, sia dei posti anteriori che per quelli dei sedili posteriori, su tutti i veicoli che ne sono dotati, salvo i casi di esenzione espressamente richiamati dalla stessa norma.
I casi più diffusi di esenzione riguardano condizioni fisiche per le quali sia controindicato l’uso, attestato da certificazione medica (stato di gravidanza o patologie particolari). I conducenti sono obbligati a tenere in piena efficienza le cinture di sicurezza, provvedendo alla sostituzione in caso di malfunzionamento, così come sono tenuti a non alterarne le caratteristiche od ostacolarne il funzionamento. La normativa prevede l’obbligo di uso della cintura a tutte le categorie di autoveicoli, anche per tutte le categorie di veicoli adibiti al trasporto di persone e merci di massa superiore a 3.5 tonnellate.
Analogo obbligo è previsto per i passeggeri di bus dotati di sistemi di ritenuta, che circolano in ambito extraurbano. Delle violazioni per il mancato utilizzo della cintura di sicurezza rispondono sia il conducente sia i passeggeri in modo autonomo e distinto. Tuttavia quando il mancato uso riguarda un passeggero minorenne, della violazione risponde la persona tenuta alla sua sorveglianza o il conducente. La violazione comporta una sanzione da euro 76 a 306 e la decurtazione di 5 punti sulla patente (al solo conducente, non ai trasportati anche se responsabili di infrazione).
La recidiva nel corso del biennio comporta la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. La campagna Tispol sarà quindi, anche in territorio toscano, ottima occasione di prevenzione ed educazione stradale, in modo da rafforzare e diffondere l’idea che, semplicemente allacciando le cinture, è possibile salvarsi la vita in caso di incidente.