Milano, 19 settembre 2011– Anche in Toscana il numero delle ipoteche legali sugli immobili - quelle connesse esclusivamente al recupero crediti da parte della PA e non alla sottoscrizione di mutui - ha subito un vero e proprio crollo nei primi mesi del 2011. Lo afferma Experian, riferimento nel mondo nei servizi informativi per il business e il credito. A lungo nell'occhio del ciclone di politica e media, le ipoteche legali sugli immobili sono uno degli strumenti più utilizzati dalla Pubblica Amministrazione centrale e locale per avviare le procedure di recupero crediti attraverso le concessionarie della riscossione. Nei primi quattro mesi dell'anno, infatti, in Toscana il numero delle ipoteche legali sugli immobili – connesse esclusivamente al recupero di crediti in sofferenza e non alla sottoscrizione di mutui – si è ridotto del 68,5%, passando in valore assoluto da 2.200 a soli 693 casi.
Una riduzione superiore a quella registrata su scala nazionale, dove le iscrizioni sono diminuite del 62,2% (da 68.193 a 25.807). Di conseguenza, cala l'incidenza delle ipoteche legali toscane sul dato nazionale, scesa ora al 2,68% rispetto al 3,22% dello scorso anno. Il calo delle ipoteche legali in regione segue quello già registrato nel 2009, mentre il 2010 è stato caratterizzato da una fase di stabilità del fenomeno. Il dato è spiegato da Experian con l'entrata in vigore a pieno regime della soglia minima di importo per il ricorso all'ipoteca legale su un immobile (8.000 euro), a seguito di una sentenza in tal senso da parte della Corte di Cassazione.
Altri fattori influenti sono stati un ricorso più massiccio alle rateazioni proposte dalle concessionarie della riscossione (secondo dati Equitalia, sono state oltre 140.000 le richieste accettate in Toscana da gennaio a luglio 2011), oltre ad un indebitamento più prudente da parte dei consumatori, che ne ha preservato la liquidità residua. Nel prossimo futuro è lecito attendersi un'ulteriore contrazione del fenomeno, dovuto all'entrata in vigore nei prossimi mesi di una nuova soglia minimo d'importo per poter procedere all'iscrizione ipotecaria su immobili, fissata dal recente Decreto Sviluppo a quota 20.000 euro.