Superano quota un milione e trecento mila le rateazioni concesse da Equitalia per un importo che sfiora i 16,9 miliardi di euro. I dati al 30 luglio confermano la tendenza in crescita dei cittadini che scelgono la strada della rateizzazione e vogliono mettersi in regola con il fisco. Grazie alla possibilità di pagare a rate, messa a disposizione da Equitalia a partire dal 2008, le famiglie e le imprese in situazione di temporanea difficoltà economica possono dilazionare gli importi delle cartelle, anche fino a sei anni.
Periodo che, come disposto dal decreto Milleproroghe, può essere prolungato di ulteriori sei anni nel caso di un peggioramento dello stato economico. L’istituto delle rateizzazioni, fondamentale per ottimizzare il rapporto con i contribuenti, si traduce in un aiuto concreto a cittadini e imprese. La regione in cui il maggior numero di cittadini ha fatto ricorso alle rate è il Lazio: ne sono state concesse più di 177 mila per un importo che supera i 3 miliardi di euro. A seguire la Campania (173 mila rateizzazioni concesse per quasi 2 miliardi), la Lombardia (163 mila per 2,9 miliardi) e la Toscana (141 mila per oltre 1,3 miliardi) (di seguito la tabella con il dettaglio regionale).
Gran parte delle rateizzazioni concesse riguarda debiti di importo fino a 5 mila euro, per i quali non è richiesta alcuna documentazione particolare a supporto della domanda. Richiedere una rateizzazione è semplice: sul sito internet di Equitalia, sono disponibili i moduli da compilare e consegnare all’agente della riscossione, nonché la documentazione da allegare in caso di istanze per debiti superiori a 5 mila euro e un calcolatore in grado di simulare il piano di rateizzazione. ISTRUZIONI PER L’USO Prima rateazione Le società del gruppo Equitalia possono concedere la dilazione dei pagamenti fino a un massimo di 72 rate.
L’importo minimo di ogni rata è pari a 100 euro. La concessione della rateazione viene comunque subordinata all’accertamento, da parte dell’agente della riscossione, dell’esistenza di una temporanea situazione di obiettiva difficoltà, vale a dire dell’impossibilità di pagare in un’unica soluzione il debito iscritto a ruolo. È necessario, a tale riguardo, che chi richiede la rateazione esponga e poi comprovi le ragioni che determinano la situazione di difficoltà finanziaria (per esempio, carenza temporanea di liquidità finanziaria, stato di crisi aziendale, etc.).
Per le domande sotto i 5mila euro, la dilazione è concessa con una semplice richiesta motivata. Invece, per debiti superiori, la situazione di difficoltà economica è esaminata sulla base dell’importo del debito e di documenti idonei a rappresentare la situazione economico-finanziaria del contribuente. La domanda, comprensiva della documentazione necessaria, si può presentare tramite raccomandata a/r oppure a mano presso uno degli sportelli dell’Agente della riscossione specificato nella cartella di pagamento. Rateazioni successive È possibile chiedere la dilazione di pagamento per nuove cartelle anche quando si hanno già rateazioni in corso.
Se la somma tra il nuovo debito e quello residuo non ancora scaduto delle precedenti rateazioni è inferiore o uguale a 5 mila euro, si applicano le regole per l’accesso semplificato e, quindi, basta la semplice richiesta motivata. Se il nuovo debito non supera i 5 mila euro ma la somma tra questo e il debito residuo di precedenti rateazioni sì, sono possibili due strade: il contribuente può scegliere di chiedere la rateazione con accesso semplificato per il nuovo debito, oppure, se vuole ottenere un piano di ammortamento in più di 36 mensilità, chiedere che per il calcolo delle rate venga preso in considerazione anche il debito non ancora scaduto.
Se il nuovo debito supera 5 mila euro si applica la disciplina normalmente prevista per la rateazione di tali importi. Proroga rateazione in corso Infine, è possibile chiedere una proroga della rateazione in corso, in caso di temporaneo peggioramento della propria situazione di difficoltà economica sulla base delle disposizioni introdotte dal decreto Milleproproghe (dl n. 225/2010 convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10). Secondo la norma, tutti i contribuenti a cui è stata concessa una rateazione entro il 27 febbraio 2011 e che non sono in regola con le scadenze dei pagamenti della prima rata oppure successivamente di due rate, possono richiedere una proroga a condizione che dimostrino di avere avuto un peggioramento della loro situazione economica.
La nuova rateazione può essere concessa al massimo per un ulteriore periodo di 6 anni (72 rate mensili). Le modalità di presentazione seguono la disciplina che regola la concessione delle rateazioni. Michele Giardino