Firenze - “Una situazione paradossale, quella della Rasseno di Montespertoli, con un’azienda in crisi di liquidità non per mancanza di commesse ma per una gestione economica infelice. Ognuno – imprenditore, Regione, amministratori locali - deve fare la sua parte per tutelare i 36 lavoratori, i cui posti di lavoro sono a rischio a seguito della decisione della proprietà”. Questa la priorità scaturita dall’incontro tenutosi ieri tra le rappresentanze sindacali dell’azienda, il vicepresidente della commissione attività produttive in Consiglio regionale Nicola Nascosti e i consiglieri di Progetto Montespertoli Niccolò Macallè, Fabio Martelli, Andrea Migliorini e Lisa Tafi.
“La Regione – commenta Nicola Nascosti – si interesserà della vicenda garantendo la massima attenzione e vigilando sul corretto comportamento delle istituzioni provinciali e del Consiglio regionale. Le istituzioni devono far sentire la loro voce e far rispettare i diritti dei lavoratori. Auspichiamo che, per parte sua, la proprietà faccia richiesta della cassa integrazione straordinaria”, aggiunge il consigliere regionale. Ma neanche l’amministrazione comunale è immune da responsabilità, come fanno notare dai consiglieri di Progetto Montespertoli: “A fronte di tante parole poco è stato fatto per creare i presupposti per un futuro più roseo per la nostra cittadina.
Non si può non sottolineare l’inerzia del sindaco, in particolare la lentezza con la quale si procede per approvare il Piano strutturale”, affermano i consiglieri. “Un piano strutturale, quello adottato ma non ancora approvato, nel quale non si fa alcun riferimento alla vocazione industriale ed artigianale del nostro territorio. Una modifica in tal senso è stata da noi proposta ed è in fase di approvazione”, chiosa il consigliere comunale di Progetto Montespertoli e del PdL al Circondario Empolese-Valdelsa Niccolò Macallè, che estende le responsabilità proprio al Circondario, colpevole di non aver ancora presentato la parte del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale(PTCP) delegatagli dalla Provincia.
“Con ogni probabilità con amministrazioni locali più efficienti gli imprenditori verrebbero o resterebbero sul nostro territorio molto più volentieri”, conclude Macallè.