Firenze - Marchiani: “La Cgil punta alla divisione sindacale, e questo appoggio, come quello di altre forze politiche, trasforma la protesta in un'ammucchiata politica priva di obiettivi credibili. Lo sciopero che la Cgil ha organizzato per domani 6 maggio rappresenta la continuità di una linea che si muove nella divisione sindacale che assume posizioni prive di una concreta applicazione. La vicenda della Bertone di Torino ne è una chiara dimostrazione: le Rsu della Fiom hanno deciso, in contrasto con la linea della loro organizzazione di sottoscrivere un accordo unitario con Uil e Cisl per gli investimenti della Fiat ed il rientro al lavoro dei lavoratori in cassa integrazione.
Lo sciopero della CGIL non raccoglie e trascura l’appello del Presidente della Repubblica del primo maggio, per ricostruire un rapporto unitario dei sindacati. In questo contesto è davvero paradossale e contraddittoria l’adesione del Segretario del Partito Democratico Toscano, Andrea Manciulli, allo sciopero della Cgil. Si continua a non capire che un partito non può accodarsi alle manifestazioni di una sola organizzazione sindacale, pregiudicando di fatto il rapporto con le altre e contraddicendo quanto auspicato dal Presidente Napolitano.
Questa adesione allo sciopero, insieme a quella di altre componenti politiche, trasforma lo sciopero della Cgil in un’ammucchiata politica priva di motivazioni e di obiettivi credibili. Per la Uil il sindacato deve essere autonomo ed indipendente dai partiti e dai governi nazionali regionali e locali. Le sue azioni debbono avere come riferimento principale gli interessi dei lavoratori, dei pensionati e di tutti i cittadini”. “Siamo convinti che bisogna lavorare per l'unità delle forze sindacali e siamo pienamente d'accordo con quanto detto dal Presidente della Repubblica.
Parteciperemo a tutte le iniziative che hanno a cuore gli interessi e la tutela dei lavoratori. La funzione dei partiti non è quella dei sindacati, ma quella di favorire politiche che vadano in direzione dell'unità e non abbiamo nessuna voglia di partecipare a nuove stagioni di divisione, perchè il ruolo della politica è di favorire la sintesi nell'interesse generale. Per questo non abbiamo nessun problema a dialogare con tutti, nell'autonomia della politica alla quale teniamo. Per questo non ci interessa fare polemiche con nessuno, ma vogliamo per il bene del paese lavorare per una nuova stagione di unità fra mondo dell'impresa e del lavoro, l'unica che può risollevare le sorti di questo paese.
Ci aspettiamo dalle organizzazioni sindacali che raccolgano il messaggio positivo di questa nostra volontà. Sapremo fare tesoro dei rilievi critici che sono sempre comunque uno stimolo positivo". Così in merito alla mobilitazione di domani della Cgil e alle dichiarazioni delle altre organizzazioni, interviene il responsabile Economia e lavoro del Pd toscano Ivan Ferrucci. “Domani – aggiunge – parteciperò alla mobilitazione. Il segretario regionale Andrea Manciulli non potrà invece essere personalmente presente alla manifestazione per alcuni impegni per la campagna elettorale delle amministrative”.
"Vorrei ricordare - dice Ferrucci - che in questi mesi il PD toscano ha organizzato una conferenza regionale dei lavoratori a Pontedera alla quale erano invitati Cgil, Cisl e Uil, così come ho inviato una lettera personalmente ai tre segretari regionali, nei giorni scorsi, allegando loro il calendario di svolgimento delle conferenze territoriali del PD sul lavoro che si svolgeranno tra la fine di maggio e i primi di giugno alle quali li ho inviati a partecipare e ad essere presenti con le loro rappresentanze territoriali.
Ricordo inoltre la posizione pubblica di condivisione da parte del PD toscano sull'iniziativa intrapresa nelle settimane scorse dalla Cisl sul fisco, così come siamo sempre disponibili a portare il nostro contributo a qualsiasi iniziativa organizzata dai sindacati. Nel merito dello sciopero di domani, non penso che i contenuti della piattaforma sulla quale è stato convocato siano diversi dal documento Economia e Lavoro approvato dall'assemblea nazionale del Partito Democratico nel maggio dello scorso anno.
Pertanto nessun "collateralismo", ma invito tutti a una discussione di merito sulle politiche del lavoro: i prossimi appuntamenti che il PD ha organizzato sono un'occasione per un confronto serio, proficuo e positivo per i lavoratori”. “C’è bisogno di unità sindacale per far fronte ad una crisi di vaste proporzioni che il Governo sta affrontando in modo iniquo ed insufficiente. Tutte le manifestazioni che porranno al centro il tema della difesa del lavoro e in particolare la preparazione di uno ‘Statuto dei Lavori’ destinato a proteggere chi ha un lavoro a tempo determinato avranno il consenso dei socialisti”.
E’ la dichiarazione del Segretario Nazionale del PSI Riccardo Nencini. “Purtroppo nel Pd toscano continua a prevalere il vecchio collateralismo con i sindacati e ci si sente ancora in dovere di partecipare a certe manifestazioni. Andrebbe invece riconosciuta un’autonomia reciproca tra partito e sindacato. Prendiamo atto che il segretario regionale Manciulli parteciperà domani allo sciopero indetto dalla Cgil, vorrà dire che gli chiederemo di prendere parte anche alle manifestazioni che saranno indette in futuro da Cisl e Uil”.
E’ quanto affermano i consiglieri regionali del Pd Gianluca Parrini e Pier Paolo Tognocchi.