Tav e Foster, Firenze come Bologna? Via Carracci, una scuola di vita (Foto)

Report dal cantiere Tav di Bologna. Per alcuni si tratta di allarmismo, per altri fare lo slalom tra i ponteggi rientrando a casa risulta essere poco rassicurante. Alla viglia dello scioglimento del nodo fiorentino, le istruzioni per l'uso.

Redazione Nove da Firenze
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29 luglio 2011 08:28
Tav e Foster, Firenze come Bologna? Via Carracci, una scuola di vita (Foto)

A Firenze è previsto a breve lo scioglimento di un nodo importante, quello relativo alla partenza della realizzazione del Sottoattraversamento e della Stazione Foster. Per Enrico Rossi che governa la Regione Toscana, e che ha ricevuto il testimone dal suo predecessore Claudio Martini, la firma ci sarà a breve, il 3 agosto. Per il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, subentrato a Leonardo Domenici, l'accordo potrà esserci solo una volta che il Comune avrà avuto le garanzie richieste sugli aspetti 'secondari'.

La città respira da tempo l'aria del cambiamento, con le manifestazioni di piazza ed i Comitati in allerta. Respira il clima di curioso imbarazzo, che sfocia in alcuni casi nella preoccupazione, ma misto a quel menefreghismo proprio di chi 'se non vede non crede'. In certi casi allora ci si affida a chi l'esperienza l'ha già vissuta, magari sulla propria pelle. Tipo gli abitanti del Mugello in causa per danni ambientali e danni alle abitazioni. Tipo Bologna, magari Via Carracci, una traversa di via Zanardi. Gli abitanti di questi 900 metri di strada bolognese sono entrati letteralmente in un tunnel nel marzo del 2005 ed ancora aspettano di vedere la luce.

500 appartamenti, 2000 persone costrette a convivere con la cantierizzazione e la rivoluzione delle proprie abitudini di vita, con il rumore delle ruspe e con le terre di scavo. Ma non se lo aspettavano? La domanda, acuta, è pertinente. Un cantiere di quasi 1 km non appare in una notte. Non chiedetelo però a chi ha acquistato un'attività pochi mesi prima e magari vi guarda sorridendo amaramente dal bancone di un Bar, invitandovi a riflettere sulla terminologia "informazione trasparente".

Silvia, ad esempio, non lo sapeva e vi serve il caffé con gli occhi che guardano oltre le paratie, resistendo e stringendo i denti. "A luglio 2006 arrivano i primi indennizzi - spiega il presidente del Comitato di strada, Dino Schiavoni - 250 euro al metro quadrato per i danni causati dalle polveri sottili disperse dal cantiere e per i rumori continui e costanti dovuti alle ruspe. Alcune famiglie restano escluse per motivi burocratici dovuti agli affacci pari o dispari dei singoli edifici".

La sorte. Nella dotta Bologna non mancano però le opinioni contrastanti e per alcuni si tratta di "falsi allarmismi" messi in giro da "gentaglia". C'è chi si è rivolto a periti privati per fotografare lo stato dei fatti e si sente al sicuro. Chi ha sentito l'onda arrivare ed ora parla con cognizione di causa del "principio dei vasi comunicanti che ha ristabilito il giusto livello della falda che era stata interrotta". E quindi? "Il peggio è passato, e siamo rimasti in piedi".

Non manca chi "Secondo me è già tutto deciso, questa stradina domani non basterà a reggere tutto il traffico prodotto dai mezzi in arrivo alla stazione e qui butteranno giù tutto, quello che vediamo tra due o tre anni sarà raso al suolo". Forse tutto dipende da che punto guardi il mondo. Quel cartello ad esempio: "Vendesi - Appartamento in buono stato. Ottimo investimento". Via Carracci e la lunga muraglia urbana, i pannelli informativi dedicati ai murales, le buste della spesa ed i passanti distratti.

Passaggi pedonali che finiscono sulle transenne. Ma dove sono i palazzi lesionati? Una signora si affaccia da una finestra ed allarga le braccia: "Siete stati anche nel palazzo accanto? Venite a vedere...". "Nel 2007 - continua Schiavoni - le iniezioni di cemento per l'inserimento di 1036 tiranti per stabilizzare l'alveo in cui avrà sede la Stazione AV, spaccano le fogne per circa 150 metri, con conseguente allagamento delle cantine.

Saranno poi gli operai Tav ad uscire dal Cantiere per andare a recuperare il cemento in eccesso lungo il tratto fognario a suon di martelli pneumatici. I lavori dovevano finire nel 2008, ma subiscono uno slittamento di tre anni e l'Osservatorio Ambientale costituito anche da Comune, Provincia e Regione ritarda nell'avvisare i cittadini. Nello stesso anno l'edificio posto al civico numero 6 viene evacuato in via precauzionale. Arrivano transenne di sicurezza persino all'interno delle abitazioni.

Viene evacuato anche lo studio dell'architetto che ha progettato il nuovo palazzo comunale" "L'attenzione viene attirata dai 411 sforamenti rilevati (tra il giugno 2006 ed il 2009) dalla centralina per il controllo dei livelli di PM10 sita all'interno del cantiere. I cittadini presentano un esposto in Procura. 300 famiglie fanno causa ad RFI ed Astaldi. Vengono richiesti 100 euro per ogni sforamento, più 10 mila euro a testa per danno ambientale.

Nessuna indagine viene svolta e l'Osservatorio Ambientale resta senza fondi. Il Ministro Prestigiacomo non nomina un rappresentante perché mancano i fondi necessari per tenere in vita il presidio e l'organo di garanzia si ferma. I residenti rispondono mettendo i condizionatori alle facciate, chiudendo le finestre a chiave, per limitare l'inalazione delle polveri" Le crepe ci sono, si toccano con mano. "Pensate che i palazzi sono stati puntellati su richiesta del Tribunale che li ha considerati 'pericolanti'.

I Vigili del Fuoco ci hanno detto di scappare appena avvertito il primo scricchiolare delle pareti e di chiamarli solo dopo esserci messi al sicuro". Quanto manca alla fine? "La ditta ha chiesto una ulteriore proroga, pertanto la fine è indicata per il 2012". Per certe cose non esistono le istruzioni, difficili da leggere, memorizzare e ripiegare in un taschino. Però solitamente si accettano consigli: "Se potessi metterei in guardia i fiorentini - conlude Schiavoni - affinché quel che è accaduto qui non si ripeta a Firenze.

Spero che tutto questo faccia scuola, che non dobbiate un domani lottare a suon di cause. Consiglio testimoniali di stato prima durante e dopo i lavori (la perizia tecnica che certifica lo stato di salute e la situazione dell'immobile alla data in cui viene redatta). Sinceratevi che siano dettati tempi certi, perché non è giusto ritardare, se si ritarda si deve essere puniti. Sarebbe giusto che i cittadini non rimanessero soli, ma che le istituzioni locali li seguissero durante gli anni che passeranno prima di vedere la fine dei lavori".

Approfondimenti

Le principali opere che fanno parte dell'intervento fiorentino sono costituite dalle gallerie del Passante (due gallerie a singolo binario poste ad interasse di circa 20 metri e realizzate mediante scavo meccanizzato) che si sviluppano tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Campo di Marte, dalla Nuova Stazione posta nell’area degli ex-Macelli ( Foster: costituita da un camerone interrato di lunghezza pari a 450 m e larghezza pari a 52 m ripartito su tre livelli altimetrici) e dallo Scavalco (un manufatto scatolare, parzialmente interrato, con due fornici affiancati, all’interno dei quali verranno collocate rispettivamente la nuova sede della linea Direttissima e la futura sede della linea AV.

Nell’ambito di tale opera è prevista inoltre una diramazione della linea AV che consentirà l’ingresso dei treni nella stazione di Firenze S.M. Novella) realizzato per fluidificare il traffico ferroviario tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi. La lunghezza complessiva delle gallerie è di circa 6 Km. Il tracciato sarà: Rifredi - Macelli - Fortezza - Viale Lavagnini - Piazza Libertà - Viale Don Minzoni - Via Masaccio - Campo di Marte. I lavori dovrebbero durare circa 6 anni, terminando nel 2016. di Antonio Lenoci

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