Il progetto Tav prevede per Firenze la nuova stazione dell'architetto Norman Foster, nella zona degli ex Macelli, e un doppio tunnel. La macchina è già stata montata, a settembre sarà trasferita a Firenze per dare inizio agli scavi del tunnel dell'Alta velocità. Ma i lavori vanno a rilento all'ex Centrale del Latte. Sulla questione interviene la consigliera comunale Ornella De Zordo: "Apprendiamo con stupore che la 'talpa' per scavare i tunnel dell’Alta Velocità sotto la città di Firenze sarebbe prossima all’arrivo e che si aspetta a breve l’inizio dello scavo.
Forse la Coopsette non sa – e in tal caso ci permettiamo di informarla – che il materiale scavato è classificato come rifiuto speciale: ormai tutti sono concordi su questo aspetto, ARPAT, Regione Toscana, ISPRA, Ministero dell'Ambiente. La questione è di fondamentale importanza: in quanto rifiuto speciale, lo smarino prodotto dalla fresa non potrà essere portato a Santa Barbara come previsto, ma dovrà essere opportunamente trattato a norma di legge. I problemi sono di vari ordini: dove trovare una discarica controllata e autorizzata per oltre 3 milioni di metri cubi di rifiuti speciali? Quale sarà alla fine il costo dell’operazione, destinato a lievitare in modo esponenziale, dato che lo smaltimento di rifiuti speciali è costoso? Sarà necessario di conseguenza un nuovo piano finanziario dell’opera: chi e in che modo coprirà i nuovi costi? Aspettiamo risposte serie e chiare a questi interrogativi, che rendono l’opera sempre più assurda.
Non vorremmo che, con un gioco di prestigio all'italiana, il Ministro Prestigiacomo cambiasse per decreto la natura del "rifiuto", come si sente dire. Anche nel paese delle mille leggi ad personam sarebbe troppo. A questo punto l’unica certezza è che non si potrà scavare neanche un centimetro del tunnel senza prima aver chiarito tutto riguardo la destinazione dello smarino, pena una immediata denuncia per traffico di rifiuti. Si informi bene Coopsette prima di portare una fresa che non potrà essere utilizzata: in questa vicenda le norme sono già state calpestate troppe volte, non sarebbe tollerabile una ulteriore forzatura.
Quanto alle parole del Sindaco Renzi, prendiamo atto che ha fatto pace con Moretti, amministratore di Ferrovie, a suon delle migliaia di metri cubi da realizzare nelle aree ferroviarie inserite nel Piano Strutturale (alla faccia dei volumi zero). Non abbiamo in verità mai pensato che si mettesse contro interessi di tale portata, dopo qualche esternazione di facciata si è prontamente adeguato. A futura memoria gli ricordiamo comunque che qui quello che manca sono proprio le adeguate garanzie ambientali, mentre quello che certamente c'è sono gli interessi non dei cittadini ma di potenti lobby.
Ognuno poi sceglie da che parte stare". "La notizia -interviene Riccardo Panerai del Comitato Spontaneo genitori della Rodari- ci preoccupa e ci spaventa perchè comunque, in tutti questi mesi, nonostante le promesse e gli slogan del Sindaco Renzi e le rassicurazioni dell'assessore Di Giorgi niente si è fatto in concreto per risolvere il problema degli alunni della scuola Rodari di Viale Corsica. I 250 alunni e insegnanti si troveranno adiacenti al più grande cantiere che la storia di Firenze annoveri dal 1860 ad oggi; per la precisione a 100 metri dallo scavo monster per la stazione Foster (450 mt x 50 mt x 45 mt) senza che nessuno abbia mosso un dito per gestire la situazione, nonostante le preoccupazioni, i rischi ed i pericoli evidenziati da studiosi e da tecnici indipendenti (ultimo il convegno a Firenze dell'Ordine dei Geologi a maggio scorso)".