Firenze - Nasce la Fondazione Teatro della Pergola, i cui fondatori sono il Comune e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, e continua l’attività dello storico teatro fiorentino che non vede nessuna battuta d’arresto della programmazione, in seguito al passaggio di proprietà dallo Stato al Comune dopo la chiusura dell’Eti. Il passaggio di proprietà rientra negli accordi legati al protocollo d’intesa firmato a gennaio scorso tra Comune e Ministero dei beni e attività culturali. Oggi in Palazzo Vecchio c’è stata la presentazione del progetto della nuova Pergola e delle attività della stagione 2011-2012 alla presenza del sindaco Matteo Renzi, del presidente dell’Ente Cassa di Risparmio Michele Gremigni, del regista Maurizio Scaparro e del direttore manager del Teatro della Pergola Marco Giorgetti. “Il Teatro della Pergola è un patrimonio straordinario della nostra città - ha detto il sindaco Renzi - e il rischio vero era che si potesse declinare solo al passato, che questo patrimonio restasse in qualche misura bloccato nell’ambito di una complessa pagina riorganizzativa di una politica culturale nazionale che ha il suo epicentro con la chiusura dell’Eti.
Chiusura che ha portato a Bologna alla chiusura del Teatro Duse e a Roma alla sospensione delle attività del Teatro Valle in seguito all’occupazione da parte dei lavoratori dello spettacolo”. A Firenze, invece - ha continuato -, la Pergola è salva e ha un futuro di fronte a sé grazie all’intervento dell’amministrazione comunale e dell’Ente Cassa. Ci teniamo che il Teatro della Pergola sia un cuore che batte all’interno del circuito storico della città di Firenze”. “Vorrei ringraziare Gianni Letta e i membri del governo per l’aiuto fornito - ha concluso Renzi - e l’Ente Cassa che ha creduto nel progetto del Teatro e ci ha investito risorse”. “Quello che presentiamo oggi è un bellissimo risultato - ha detto Michele Gremigni -, frutto della efficace operatività tra pubblico e privato e, per questo, esprimiamo piena soddisfazione.
Oggi diamo al Teatro della Pergola un assetto che consenta uno start up brillante dal punto di vista della proposta culturale, ma consenta anche un equilibrio finanziario. E non è certamente poco”. Marco Giorgetti ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto dalla virtuosa sinergia attivata per il rilancio della nuova Pergola, che archivia definitivamente il rischio di interruzione della programmazione come è avvenuto in altri teatri italiani. “La stagione riparte con regolarità - ha affermato Giorgetti - e si svolge sulle direttrici tracciate dalla internazionalità, dalla formazione, dalla tradizione e dalla contemporaneità che trovano esemplificazione nel primo mese di attività e si declinano costanti lungo tutto il corso della programmazione”.
Maurizio Scaparro ha poi ricordato l’intuizione di Matteo Renzi, espressa in occasione dell’inaugurazione del Teatro Italiano nel Mondo e delle celebrazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, di fare di Firenze “la città dei teatri”: “In questo sogno si inserisce la realizzazione del progetto ‘I giovani e i maestri: quale futuro?’ - ha spiegato - che pone l’accento sul rapporto inscindibile tra nuove generazioni, cultura e lavoro in Italia”. Maurizio Scaparro inaugura la nuova stagione, con l’edizione autunnale del Teatro Italiano nel Mondo e il debutto in prima nazionale de “Il sogno dei Mille”, raccontato da un cronista d'eccezione come Alexandre Dumas, cui fa eco dal nuovo mondo il tributo a Pier Paolo Pasolini del Teatro La MaMa di New York in prima mondiale assoluta.
La collaborazione con il più celebre teatro off Broadway proseguirà, dopo la presentazione a Firenze, con le repliche newyorkesi dello spettacolo “Eleonora ultima notte a Pittsburgh”, interpretato da Anna Maria Guarnieri, uno degli eventi volti a celebrare i cinquant'anni di vita del Cafè La MaMa. La stagione di prosa si dispiega proseguendo la traccia de ‘I giovani e i maestri’, in un’antologia di prove d’attore fra classico e contemporaneo. Per il trentennale della compagnia, Glauco Mauri e Roberto Sturno riscoprono l’autore di “Quello che prende gli schiaffi”, il russo Leonid Nikolaevič Andreev, e la storia del suo clown alla ricerca di un nuovo futuro possibile. “Mercadet l'affarista” di Balzac incontra Geppy Gleijeses, Shakespeare del “Sogno di una notte di mezza estate” riunisce il maestro Carlo Cecchi e i giovani allievi dell’Accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico, e ancora il Teatro del Carretto reinterpreta un “Amleto” intriso di sogni e visioni.
Sebastiano Lo Monaco è il Ciampa del “Berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, Gabriele Lavia torna ai “Masnadieri” di Schiller dopo trent’anni dall'allestimento dell'Eliseo; Luigi De Filippo propone la classicità partenopea di Armando Curcio con “A che servono questi quattrini?”, Tosca e Venturiello sono insieme in scena per il “Borghese gentiluomo” di Molière, infine Gianmarco Tognazzi esplora l'attualità del “Nemico del popolo” di Ibsen. Anche quella che si annuncia come la prima produzione del Teatro della Pergola, diretta da Piero Maccarinelli, guarda alla tradizione d’Oltralpe e sceglie “Il gioco dell'amore e del caso” di Marivaux, commedia rappresentata per la prima volta dagli attori della Comédie italienne il 23 gennaio 1730.
Grande schermo e scena teatrale dialogano in alcune delle proposte della stagione, per assonanze e versatilità di autori e protagonisti. Ennio Fantastichini ed Isabella Ferrari compongono “Il catalogo” contemporaneo dell'autore e sceneggiatore Jean Claude Carrière, ispirato al celebre Don Giovanni mozartiano. Isabella Ragonese e Erika Blanc, dirette da Emanuela Giordano, attraversano secoli e identità nella “Commedia di Orlando” liberamente ispirata al testo originale di Virginia Woolf. Claudio Santamaria e Filippo Nigro sono i protagonisti di “Occidente solitario” di Martin McDonagh (quattro spettacoli in scena contemporaneamente a soli 27 anni, nei teatri londinesi, eguagliando l’impresa che fu nel passato di William Shakespeare) per la regia di Juan Diego Puerta Lopez e con le musiche di Jovanotti. La commedia musicale traghetta la stagione nel 2012, con il successo di Neil Simon “Stanno suonando la nostra canzone”, per la regia di Gianluca Guidi che passa il testimone del protagonista a Giampiero Ingrassia. Dialogo trasversale tra le arti e nuove tessiture di una delle realtà produttive più consolidate del territorio: Virgilio Sieni modula atmosfere e passi dell’anima femminile sulla drammaturgia di Giorgio Agamben in “La ragazza indicibile”, in una sequenza dedicata alla donna che si inaugura con la grande Franca Valeri, autrice e protagonista insieme a Licia Maglietta di “Non è Tutto risolto”.
Monica Guerritore 'riprende il respiro' di Oriana Fallaci e scrive e dirige “Mi chiedete di parlare...” parole, forza e contraddizioni di un'altra grande voce italiana. Infine l'adattamento per la scena del testo di Truman Capote, “Colazione da Tiffany” reso immortale dal film di Blake Edwards con l’indimenticabile Audrey Hepburn e George Peppard, con l'inedita coppia Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia.