Firenze - Rifondazione comunista, con i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi, esprime solidarietà ai lavoratori e chiede "che venga rotto ogni immobilismo istituzionale concretizzando così il progetto di costituzione di quel Polo Teatrale di eccellenza da più parti richiesto". Sulla questione Calò e Verdi hanno presentato una domanda d'attualità. Di seguito il testo. “Al teatro della Pergola inizia male la settimana dei lavoratori, con la comunicazione del mancato rinnovo dei contratti a termine in scadenza al 30 aprile.
La comunicazione aziendale fatta dal direttore manager, Marco Giorgetti, in linea con il Sindaco di Palazzo Vecchio, ha ottenuto una immediata risposta dai sindacati, delle due sigle presenti, Slc-Cgil e Fistel-Cisl; Sciopero! Il gruppo di rifondazione Comunista in Provincia ha presentato un’analoga interrogazione il 4 gennaio 2011 esponendo le tematiche e il rischio dei licenziamenti se entro il 30 aprile non ci fosse stato un impegno Istituzionale, che puntualmente non c’è stato. Se il sipario rischia di calare su uno dei palcoscenici più prestigiosi del nostro paese e di un teatro che ha 350 anni di storia, pubblicamente si sta consumando l’ennesimo dramma della precarietà che riguarda proprio il futuro dei lavoratori a contratto dell’importante Istituzione culturale.
Potrebbero subire dei contraccolpi anche gli eventi nell'ambito della Notte bianca (30 aprile)voluti dallo stesso Sindaco di Firenze che si impegna tanto a far lavorare il 1° Maggio gli esercizi commerciali del centro nella speranza che non si vedano i musei e teatri chiusi. Il mancato rinnovo dei contratti a termine è considerato un pessimo segnale da parte dei lavoratori, nella prospettiva del futuro riassetto del teatro, com'è noto ancora in via di definizione dopo la soppressione dell'Eti a livello nazionale.
Sta di fatto che non essendoci ancora un piano gestionale della Pergola non sarà possibile alcuna programmazione delle attività e pertanto lo storico teatro rischia l’asfissia. Se scandalose sono le scelte del governo nazionale in materia di gestione dei beni culturali altrettanto sconcertanti sono i comportamenti assunti dagli Enti Locali, primo fra tutti il Comune di Firenze che al di là di una generico impegno nel nominare un direttore manager, naturalmente ben remunerato, non ha messo in piedi nessuna cabina di regia Istituzionale tesa a salvaguardare e rilanciare il prestigioso teatro e soprattutto tutelare il futuro di tutti i lavoratori, compresi questi che perderanno il posto in coincidenza con la notte bianca il 30 aprile.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori del Teatro della Pergola e il pieno sostegno alla vertenza, ribadiscono la propria preoccupazione per il fatto che il 30 aprile non verranno rinnovati i contratti a termine e chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sulla vertenza in corso al Teatro della Pergola, circa la sua attuale gestione e soprattutto per ciò che attiene il futuro del teatro e degli stessi lavoratori.
Altresì chiediamo di sapere: se l’Amministrazione Provinciale è stata interessata dalle organizzazioni sindacali della vertenza e soprattutto dal pilatesco comportamento assunto dal manager della Pergola nel tagliare contratti e posti di lavoro; cosa la Provincia di Firenze abbia fino ad ora fatto nei confronti del Teatro della Pergola e cosa intenda fare concretamente per quanto di sua competenza per garantire un futuro all’ente culturale; se sarà promossa una cabina di regia istituzionale ( Regione Toscana- Provincia e Comune di Firenze) al fine di prendere in carico il Teatro e rilanciare l’Ente concretizzando così il progetto di costituzione di quel Polo Teatrale di eccellenza da più parti richiesto”.