Firenze - Dal 1 luglio al 31 agosto scatta in Toscana il divieto di accendere fuochi, bruciare residui vegetali e compiere altre operazioni che possano creare pericolo d’incendio nei boschi. Multe per chi sgarra. Pisa e Lucca le prime province a partire con i divieti. Nel 2009 i divieti hanno abbassato del 37% il numero di incendi.Ufficio Coldiretti a disposizione per informazioni e approfondimenti. Da oggi, venerdì 1 luglio, e fino al 31 agosto, non si potrà più accendere fuochi, bruciare residui vegetali e compiere altre operazioni che possano creare pericolo d’incendio nei boschi e in una fascia contigua di 200 metri.
Scattano in Toscana le misure di prevenzione degli incendi boschivi che prevede, per chi non rispetta i divieti, multe che vanno da un minimo di 240 euro ad un massimo di 2.066, nel caso in cui il fuoco venga acceso in un bosco che rientra nel territorio di uno dei 97 comuni a rischio particolarmente elevato, secondo il regolamento forestale. E’ previsto anche che i fuochi accesi al di fuori della distanza di 200 metri dal bosco siano in ogni caso spenti entro le 10 del mattino. Misure, ed accorgimenti fondamentali per la tutela del patrimonio boschivo, che lo scorso anno hanno abbassato del 37% il numero degli incendi che si erano verificati nello stesso periodo del 2009.Ad informare gli agricoltori della Toscana è Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it) che mette a disposizione delle imprese gli uffici per qualsiasi tipo di informazione ed approfondimento sulla normativa.
Gli abbruciamenti di residui vegetali provenienti da ripuliture o potature effettuate nei castagneti da frutto sono, invece – fa sapere l’organizzazione agricola - consentiti dall’alba e fino alle 9 del mattino. Le province hanno la facoltà di vietare sia gli abbruciamenti nella fascia oltre i 200 metri dal bosco, sia quelli all’interno dei castagneti da frutto e possono anche modificare il periodo a rischio incendi. A questo proposito la provincia di Pisa ha anticipato l’inizio del periodo a rischio al 21 giugno per i territori dei comuni di Buti, Calci, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano; in tutti questi territori, ad eccezione di Vecchiano, è vietata ogni forma di abbruciamento fino alla fine di agosto.
La provincia di Lucca ha deciso invece di far partire il periodo ad alto rischio dal 22 giugno nei comuni di Lucca, Capannori, Altopascio, Montecarlo, Viareggio, Camaiore, Massarosa, Pietrasanta e Forte dei Marmi. Per tutti gli altri comuni invece la decorrenza sarà dal 1 luglio.