Lotta agli incendi boschivi: rinnovato per il 2011 l’accordo tra la Regione Toscana, la direzione regionale dei vigil i del fuoco e il Prefetto di Firenze, in rappresentanza del Ministero dell’interno. Oltre alla partecipazione dei Vigili del Fuoco nella sala permanente unificata della Regione e nei centri provinciali, l’accordo prevede il potenziamento delle strutture dei Vigili, al fine di garantire un efficace e continuo supporto operativo alla lotta attiva anti incendi in particolare nelle province costiere e all’isola del Giglio e di Capraia. La Regione si è inoltre impegnata a reperire risorse aggiuntive rispetto a quelle previste nell’accordo per garantire ulteriori servizi sul territorio.
Sono inoltre previsti corsi di addestramento per il personale di sala e aggiornamento per gli operatori antincendio. “Anche quest’anno – commenta l’assessore regionale all’agricoltura e foreste, Gianni Salvadori – la Regione si è impegnata per assicurare ai cittadini toscani e ai turisti che vengono in Toscana la migliore prevenzione e la più capillare forza d’intervento per contrastare gli incendi boschivi. Lo abbiamo fatto con risorse regionali, intervenendo anche laddove i tagli del Governo avevano reso problematico assicurare il servizio.
Cercheremo inoltre di trovare ulteriori risorse per rendere ancora più capillare la copertura. Certo è che – conclude Salvadori – non sarà possibile continuare a coprire all’infinito con risorse regionali, anche queste sottoposte a tagli, quello che dovrebbe assicurare lo Stato centrale.” Contro il fuoco una forza di 1000 mezzi, 4400 uomini e 10 elicotteriL’organizzazione regionale per la prevenzione e la lotta attiva agli incendi boschivi è strutturata in una Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) che risponde al numero verde (800 425 425) ed è attiva tutto l’anno 24 o re al giorno e, nel periodo ad alto rischio, dal 15 giugno al 15 settembre, si avvale del supporto di dieci Centri Operativi Provinciali (COP), attivi con orario 8-20. La Toscana può contare su una forza complessiva composta da un migliaio di mezzi terrestri e 4.400 uomini operativi addestrati, che fanno parte del volontariato (3.800 unità) e del personale degli Enti competenti (600 operai forestali).
Nel periodo di massima allerta è a disposizione anche una forza massima di 10 elicotteri. In base agli accordi partecipano all’organizzazione regionale il Corpo Forestale dello Stato ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sia con personale impiegato nella sale operative, regionale e provinciali, sia con squadre operative. “Alto rischio incendi”; massima allerta per due mesi La firma dell’accordo arriva alla vigilia dell’inizio del periodo ad alto rischio per lo svilu ppo degli incendi boschivi: una fase di maggiore pericolosità che convenzionalmente prende il via il 1° luglio e si conclude il 31 agosto. Nei 2 mesi “ad alto rischio” è in vigore il divieto di accendere fuochi, bruciare residui vegetali e compiere altre operazioni che possano creare pericolo d’incendio nei boschi e in una fascia contigua di 200 metri. Chi non rispetta tale divieto rischia una multa che va da un minimo di 240 euro a un massimo di 2.066, nel caso in cui il fuoco venga acceso in un bosco che rientra nel territorio di uno dei 97 comuni a rischio particolarmente elevato, secondo il regolamento forestale. E’ previso anche che i fuochi accesi al di fuori della distanza di 200 metri dal bosco siano in ogni caso spenti entro le 10 del mattino. Gli abbruciamenti di residui vegetali provenienti da ripuliture o potature effettuate nei castagneti dafrutto sono, invece, consentiti dall’alba e fino alle 9 del mattino. Le province hanno la facoltà di vietare sia gli abbruciamenti nella fascia oltre i 200 metri dal bosco, sia quelli all’interno dei castagneti da frutto e possono anche modificare il periodo a rischio incendi. A questo proposito la provincia di Pisa ha anticipato l’inizio del periodo a rischio al 21 giugno per i territori dei comuni di Buti, Calci, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano; in tutti questi territori, ad eccezione di Vecchiano, è vietata ogni forma di abbruciamento fino alla fine di agosto. La provincia di Lucca ha deciso invece di far partire il periodo ad alto rischio dal 22 giugno nei comuni di Lucca, Capannori, Altopascio, Montecarlo, Viareggio, Camaiore, Massarosa, Pietrasanta e Forte dei Marmi.
Per tutti gli altri comuni invece la decorrenza sarà dal 1 luglio. Nel 2010 gli incendi boschivi sono stati 165. Le province più colpite Nel 2010 si sono verificati in Toscana 165 incendi boschivi che hanno interessato una superficie totale di 142 ettari (82 boscati e 60 non boscati). Le province più colpite per numero di incendi boschivi sono state Arezzo (38), Pisa (25), Firenze e Grosseto (22); quelle maggiormente colpite dal punto di vista della superficie bruciata sono state invece Grosseto, Arezzo e Siena.