Fukushima è sotto gli occhi attenti del mondo intero che guardano alla centrale nucleare ripensando persino i propositi nazionali sullo sfruttamento del sistema energetico che prevede l'elaborazione dell'atomo. Tre esplosioni e due incendi nei reattori 2 e 4, non hanno certo rassicurato gli abitanti delle zone limitrofe costretti dalle autorità a tenersi a distanza dalla zona rossa, delimitata nel raggio di 20 km dal sito nucleare, e restare barricati in casa per gli ulteriori 10 km.
Persino l'intervento degli elicotteri trasportanti acqua di raffreddamento è svanito nel nulla perché le radiazioni impediscono il sorvolo dell'area. Il Giappone, per voce del Governo, è pronto ad affidarsi alle mani degli operatori statunitensi: una situazione anomala che mostra i segni tangibili di un paese messo in ginocchio. Avvistata nelle ultime ore anche una nube di fumo salire dalla centrale, fonte il reattore numero 3. Le immagini degli operatori dell'impianto costretti a turni massacranti per tenere sotto controllo la situazione hanno fatto sobbalzare intere schiere di sindacati ed il portavoce del governo, Yukio Edano, si è trovato costretto a dichiarare che tutti i lavoratori hanno abbandonato l'impianto perché troppo elevato il rischio di contagio.
Continuano le scosse di assestamento, alcune di forte intensità, e con esse oscillano i valori di cesio presente nella zona. "Provo grande tristezza per le vittime di sisma e tsunami - così l'imperatore giapponese Akihito, non solito a messaggi televisivi - non si sa quanti saranno, ma spero che ne venga salvato anche uno solo in più". "Adesso, il problema è il nucleare e spero si risolva. I soccorsi vanno avanti, nel freddo. Mancano cibo e carburante e tutti sono in condizioni d'emergenza" L'ambasciatore italiano Vincenzo Petrone che in collegamento in diretta da Tokyo durante la trasmissione di "Porta a Porta" ha riferito la situazione dei connazionali presenti nel paese.
"Nella zona di esclusione - cioé quella attorno alla centrale, ha rassicurato Petrone - non ci sono comunque più italiani". Bruno Vespa ha mostrato in diretta il plastico della centrale nucleare, unitamente alle immagini del serbatoio danneggiato dall'esplosione realizzato in modo tale da contenere le perdite, ma il pericolo resta l'esplosione verso l'alto. "Più la nube sale nell'atmosfera - è il parere unanime dei tecnici - più c'è il rischio che possa disperdersi ovunque" Ad occuparsi della vicenda anche la trasmissione mediaset "Matrix" dove si sono scontrate tra sorrisi apparsi molto fuori luogo e battute al vetriolo, le opposte tesi sulla realizzazione o meno in Italia di centrali nucleari. Su internet continua il 'tam tam' di notizie dal Giappone attraverso Social Network e Blog personali di italiani all'estero rientrati o che devono rientrare.
Gruppi su Facebook si interessano di diffondere materiale su quanto sta accadendo all'ombra delle polveri che si disperdono in aria, come questo gruppo dove Beatrice racconta del suo volo Osaka-Roma costato 2700 euro. La situazione nel Sud del paese è controllata e stabile, come racconta Francesco, ma si guarda a Tokyo con preoccupazione.