Firenze – Inizia da oggi il conto alla rovescia per la riedificazione del complesso di Torre Agli, nel quartiere fiorentino di Novoli. Un progetto da 20 milioni di euro circa, interamente finanziato dalle casse regionali. Stamattina l’assessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca, quello alla casa del Comune di Firenze Claudio Fantoni e il presidente di Casa spa Luca Talluri, durante la firma del protocollo d’intesa per la realizzazione dell’intervento, hanno illustrato come cambierà il volto del quartiere. Il protocollo stabilisce che i firmatari si impegnano da subito a costituire un apposito gruppo tecnico che dovrà a predisporre una specifica proposta di intervento.
Secondo le previsioni i lavori dovrebbero partire entro un anno e, come detto, il costo dell’operazione dovrebbe aggirarsi sui 20 milioni di euro, tutti messi a disposizione dalla Regione. Il complesso di edilizia residenziale pubblica, realizzato negli anni ’50 e composto da sei edifici condominiali di 4 o 5 piani, sarà demolito e al suo posto saranno costruiti circa 90 nuovi alloggi (attualmente sono 64), sempre di edilizia sociale, che avranno un superficie compresa fra i 45 e i 70 metri quadrati, realizzati con criteri bioclimatici come la ventilazione naturale e sistemi di ombreggiamento e ad altissima efficienza energetica, almeno in classe A.
I nuovi edifici raggiungeranno l’altezza di sette piani fuori terra e saranno dotati di due piani interrati da destinare a garage, di cui attualmente i fabbricati sono sprovvisti. Il piano terra potrà accogliere destinazioni d’uso diverse, compatibili con la residenza (negozi, uffici). L’intervento prevede anche la realizzazione di un’area verde situata fra i nuovi edifici e la piazza dove attualmente si svolge il mercato rionale, con accessi diretti da via del Giardino della Bizzarria e via Torre degli Agli.
La tecnologia costruttiva è quella dei pannelli di legno massiccio a strati incrociati (XLam), invece che da pilastri, travi e tamponamenti in calcestruzzo e in laterizio. L’edificio è composto da setti portanti (e da solai) di adeguato spessore, resistenti e isolati, in cui vengono tagliate le porte e le finestre. Prefabbricati in stabilimento, i pannelli costituenti i solai e le pareti, arrivano in cantiere dove vengono montati a secco in pochi giorni. Con questa tecnologia si realizzano edifici multipiano sostenibili e antisismici, a basso consumo energetico e resistenti al fuoco.
I pannelli saranno ricavati dalle foreste toscane e saranno lavorati da aziende toscane. Contemporaneamente verranno realizzati una trentina di alloggi cosiddetti volano, nelle vicinanze dell’area dell’intervento, che ospiteranno gli inquilini durante i lavori. Lo scopo è evitare lo sradicamento delle persone dal proprio contesto familiare e dal quartiere di appartenenza. “La Regione – ha spiegato l’assessore regionale al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca – ha compiuto uno sforzo economico consistente, considerata l’attuale scarsità di risorse.
Torre Agli è un investimento di enorme valore strategico. Il nostro obiettivo, anche per programmi analoghi, è di riqualificare i quartieri che ospitano complessi di edilizia residenziale pubblica, che spesso si trovano in zone periferiche ed in condizione di forte disagio. Migliorare e rimodernare il tessuto urbano ed allo stesso tempo innalzare la qualità della vita e le relazioni sociali delle comunità che vi abitano. Senza ovviamente trascurare la neccessità di aumentare il numero di alloggi destinati alle fasce più svantaggiate della popolazione”. “La firma di questo protocollo – ha detto l’assessore alla casa del Comune di Firenze Claudio Fantoni – conferma l’attenzione di Firenze e della Toscana ai bisogni delle fasce più deboli della popolazione, quelle che in particolare si trovano in forte disagio a provvedere alla soddisfazione di un diritto fondamentale, come quello alla casa.
Si tratta di un importante investimento di risorse finanziarie e di un progetto che a ragione ci rende orgogliosi perché concretamente propone un nuovo modello, fiorentino e toscano, di edilizia sociale. Un aiuto quindi a chi ha bisogno e un passo in avanti nella realizzazione di una città sostenibile, sia sotto il profilo ambientale e sociale”. “La firma di questo protocollo – ha confermato anche Luca Talluri, presidente di Casa spa – è di notevole importanza perché permette di dare concreta attuazione a una impostazione urbanistica proposta dal Comune di Firenze nel nuovo PRG, quella dei cosidetti volumi zero, ovvero di limitare al massimo il consumo di nuovo suolo riqualificando aree già esistenti.
Inoltre, come ulteriore elemento di forte innovazione, la tecnologia costruttiva utilizzata sarà quella dei pannelli in legno massiccio a strati incrociati che sostituirà l’usa del cemento armato e del laterizio. Legno da filiera corta toscana, anche per dare impulso ad una filiera produttiva del territorio e diminuire l’impatto ambientale”.