Firenze– Mantenendo fede alla promessa fatta un anno fa in occasione dell’inaugurazione dopo un lungo periodo di restauro, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha visitato oggi a Firenze il modernissimo Museo Galileo, Istituto e Museo di Storia della Scienza, dove sono custodite le preziose collezioni scientifiche medicee e lorenesi, compresi gli strumenti originali di Galileo con gli unici suoi cannocchiali pervenutici. Accolto dal presidente Ginolo Ginori Conti, dal direttore Paolo Galluzzi e dalle più alte autorità locali, il presidente è arrivato al museo alle 16,35 in punto e, secondo programma, per prima cosa ha visitato la mostra di reperti dei dodici congressi degli scienziati italiani, pre e post unitari, omaggio personale in tema con le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.
La comunità scientifica della prima metà dell’Ottocento contribuì, come noto, alla formazione di una radicata coscienza nazionale. Alcuni libri, un disegno della stratigrafia del sottosuolo di Napoli, una carta geologica dell’Italia austroungarica, una collezione di medaglie coniate per i dodici congressi, il sistema metrico decimale e su ognuno Napolitano ha posto incuriosite domande guidato dal vicedirettore del museo Marco Beretta. Nella circostanza il presidente ha incontrato anche una delegazione della Fratellanza Militare dalla quale ha ricevuto in dono una targa commemorativa e un libro sull’associazione.
Il professor Galluzzi ha poi condotto la visita al Museo dove il presidente si è informato sui costi del restauro, complimentandosi per l’efficienza e la spettacolare sobrietà dell’allestimento. Inoltre ha voluto sperimentare l’innovativa videoguida Trackman, che consente di posizionarsi davanti ad ogni vetrina e di sapere tutto su ogni singolo oggetto esposto. La collezione di antichi orologi, la grande sfera armillare costruita da Santucci in epoca medicea, la sala dei mappamondi e quella di Galileo, la raccolta di telescopi, i termometri dell’Accademia del Cimento.
Questi i capitoli del museo su cui il presidente si è maggiormente soffermato. Alle 17,10, sempre secondo programma, ha lasciato il Museo Galileo per recarsi in visita all’Istituto Geografico Militare. All’Istituto Geografico Militare è stata allestita, una mostra su “L’Unità d’Italia attraverso la cartografia dell’IGM”. Accompagnato dal Consigliere per gli Affari Militari e del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca MOSCHINI ed alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen.
C. A. Giuseppe VALOTTO, del Sindaco di Firenze e dei Presidenti della Provincia e della Regione Toscana, il Capo dello Stato è stato ricevuto dal Comandante dell’IGM, Gen. D. Antonio DE VITA, che ha illustrato, brevemente, la storia dell’Istituto, dal 1872, anno della sua costituzione, ai giorni nostri. Nel corso dell’incontro il Presidente ha potuto apprezzare la particolarità della mostra che è stata realizzata utilizzando 300 carte geografiche, di cui le più rare e preziose sono state esposte in originale e che ripercorre, attraverso la cartografia, l’evoluzione dell’Italia dalla struttura relativa ai 7 Stati preunitari a quella attuale.
Particolare interesse è stato espresso in merito all’impiego delle moderne tecnologie utilizzate dall’IGM nella produzione di cartografia tematica e database geografici sia nelle attività a livello nazionale, a favore dei Ministeri, delle Regioni Amministrative, delle Università e della Magistratura, che internazionale, a favore delle Unità impiegate nelle operazioni “fuori area”, della NATO e dei paesi “amici ed alleati”. Il Presidente ha, inoltre, potuto ammirare la prestigiosa ed antica Biblioteca dove sono custoditi i più antichi atlanti geografici.
La firma dell’”Albo d’Onore” nella Sala dei Comandanti ha concluso la visita.
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“Uomo di grande equilibrio politico e saggezza istituzionale” commentano così i consiglieri provinciali del Pdl Alfiero Ciampolini, Piergiuseppe Massai e Carla Cavaciocchi riferendosi con apprezzamento al Presidente Napolitano che oggi hanno incontrato nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio.
"Particolarmente significativo – proseguono i consiglieri – il passaggio del discorso del Presidente Napolitano sulle responsabilità di gestione del denaro pubblico: tema delicatissimo per l’ex Assessore alla Sanità Rossi, attualmente Presidente della Giunta Regionale Toscana, a cui saranno certamente fischiate le orecchie in relazione alle vicende di Massa sui quali è stata insediata un’apposita Commissione d’Inchiesta regionale". Carla Fracci, che rappresentava la Provincia di Firenze, "ha fatto outing sostenendo che si trova più a proprio agio a calcare la scena di un palco che a partecipare ad eventi come questi.
Ce ne siamo accorti tutti e con noi il pubblico presente durante la lettura del suo intervento. Ci permettiamo a tal proposito di inviare l’assessore Fracci in rappresentanza della Provincia su tutti i palchi disponibili ma di lasciare la rappresentanza istituzionale ha chi ha maggior autorevolezza". "Occasione perduta – sottolineano i consiglieri – è stata quella di non coinvolgere la Provincia di Firenze e Palazzo Medici Riccardi – sede storica del Ministro degli Interni con Bettino Ricasoli durante il periodo di Firenze Capitale – a fronte di un documento che, ribadiamo anche in questa circostanza, è stato approvato all’unanimità in Consiglio provinciale e che chiedeva proprio l’attivazione della Giunta nel creare e coordinare occasioni di alta celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e che invece a causa della Giunta è rimasto lettera morta".
"C'ero anch'io stamani nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze all'incontro col Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ho approfittato dell'occasione per salutarlo cordialmente - dichiara il consigliere provinciale della Lega Nord Marco Cordone - Nonostante qualcuno abbia cercato di fare una polemica su un presunto processo disgregativo dell'Italia, il Presidente Napolitano con le sue parole, si è dimostrato come già hanno detto nei giorni scorsi i ministri Bossi e Calderoli, leale per quanto riguarda i temi del federalismo.
Napolitano mi è piaciuto quando ha parlato di riqualificazione del Parlamento e di responsabilità e noi leghisti sappiamo benissimo che federalismo è uguale a responsabilità. Soprattutto nel Centrosinistra, le parole del Presidente Napolitano 'galantuomo', dovrebbero essere ascoltate di più". La presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Firenze "non solo ci onora, ma dà fiducia a quanti hanno a cuore un futuro unito del nostro Paese, dalle frontiere del nord Italia fino a Lampedusa".
Il Presidente del Consiglio provinciale di Firenze David Ermini, stamani all'incontro con Napolitano in Palazzo Vecchio, evidenzia "come le parole di Napolitano puntino sempre a dare un contributo alto e concreto allo svelenimento della politica, dove si registrano troppi comportamenti di dissociazione tra convincimenti annunciati ed etica pubblica".