La ricerca entra nella gestione delle risorse umane, cuore pulsante delle aziende. E lo fa attivando un laboratorio congiunto Università – Impresa che, studiando il tema della massimizzazione del benessere di vita all’interno delle imprese, cercherà nuovi modelli di organizzazione del lavoro e di motivazione del personale. Iniziativa di eccellenza e prima esperienza in Europa, il laboratorio è costituito da un gruppo selezionato e ristretto di imprese che sperimenteranno, all’interno dei propri contesti di lavoro, i nuovi modelli di organizzazione e gestione delle risorse umane progettati dal laboratorio.
La ricerca sarà incentrata, tra l'altro, sulla messa a punto di sistemi di analisi per la valutazione e la valorizzazione delle competenze e delle capacità di innovazione dei propri dipendenti. Il laboratorio, creato da Confindustria Firenze insieme al Gruppo Toscano dell’Associazione Italiana per la Direzione del Personale e alla Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze vedrà la partecipazione attiva di qualificate aziende del territorio fiorentino quali: PANURANIA; ALTRO LAVORO; MOLTENI PHARMA; MUKKI - Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno; GUCCIO GUCCI; NUOVO PIGNONE Ge Oil & Gas; BRACCIALINI; ATOP. “Siamo veramente orgogliosi di presentare questa iniziativa sperimentale, iniziativa che dà un segnale di grande capacità di vision delle nostre imprese – dice Laura Salaorni, vicepresidente di Confindustria Firenze delegata alla formazione -.
Il laboratorio è un evidente esempio di come il momento di sfavorevole congiuntura sia proprio il periodo in cui investire nell'innovazione e nella ricerca, in modo da acquisire vantaggi competitivi nel lungo periodo. Questa importante iniziativa dimostra a tutti come si possa fare ricerca applicata anche in un ambito non prettamente tecnologico, ma di importanza ancora superiore: il capitale umano." “Questa nuova esperienza di collaborazione tra l'Università di Firenze e il mondo delle imprese - sottolinea Marco Bellandi, prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con il sistema territoriale dell'Università degli Studi di Firenze - ha la forma del Laboratorio congiunto, uno degli strumenti che l'ateneo si è dato per favorire la valorizzazione diretta dei risultati della ricerca nei sistemi produttivi e territoriali.
Dal 2006 sono stati istituiti da dipartimenti e centri dell'Università di Firenze 32 Laboratori congiunti; di questi ben 11 nel 2010 e nei primi mesi del 2011, a testimonianza del crescente interesse della formula, in un contesto in cui ricerca e innovazione sono sempre più legate”. L’innovazione intesa nelle sue diverse accezioni di prodotto, di processo e di modello, nasce da un mix di fattori dove la componente fondamentale è l’enorme capitale umano che ogni azienda ha al proprio interno.
Saperlo motivare al meglio a tutti i livelli rappresenta per l’impresa un potenziale infinito. Occorre insomma passare dalla “gestione” alla “valorizzazione” del personale. E' questa la parola chiave dell'oggi. Identificare le caratteristiche del contesto di lavoro e i fattori che possono favorire la motivazione individuale ad attivare comportamenti e processi di innovazione è una delle finalità del laboratorio. Come pure lo è lo studio del percorso che parte dalla generazione di nuove idee, alle azioni che permettono di selezionare e tenere in vita le migliori, per giungere poi fino alla fase della realizzazione e industrializzazione.
E' un percorso lungo che richiede la nascita nelle imprese di una vera e propria “cultura delle idee” cioè la capacità di creare un ambiente di lavoro stimolante nel quale le persone possono esprimere il meglio di sé.