Firenze – “Le cifre diffuse oggi sono vecchie e in controtendenza rispetto a quelle, che fanno fede, del 2010. In un mondo dinamico come quello turistico esprimono una fotografia e una lettura che disegnano una realtà che non c’è più “. Non nasconde la sua sorpresa l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti di fronte ai dati turistici di BankItalia diffusi dalle agenzie di stampa, che dipingono un quadro ormai sorpassato del turismo della nostra regione e datato al 2009. “Poche settimane fa abbiamo dato stime più che incoraggianti del 2010 sulle presenze turistiche in Toscana.
La nostra regione ritorna, con circa 42 milioni di turisti, ai valori pre-crisi mondiale del 2007, un risultato che non ha riscontro a livello nazionale. Fornire cifre “ufficiali” al passato, in questo modo non serve a niente e a nessuno. Invece la crescita dell’anno scorso, elaborata dall´Ufficio region ale di Statistica della Regione Toscana su dati Istat, è stata del 1,6% pari a circa 800.000 presenze (altri centri specializzati segnalano dati superiori al 2%). E se si guarda a Firenze, citata come città che non regge la crisi e crolla nelle referenze, la Provincia a gennaio ha definito il 2010 “un anno record”: 11milioni di pernottamenti, le perdite del biennio precedente del tutto assorbite (+ 10 per cento) e gli arrivi tutti recuperati (4,2 milioni, +13 per cento) grazie soprattutto ai turisti stranieri (+14,5 per cento), USA in testa”. Interessanti sono anche i risultati dei flussi turistici provenienti dai Paesi BRIC: tutti e quattro i paesi (Brasile, India, Russia e Cina) vedono crescere le presenze e anche in questo caso sono le città d´arte a beneficiarne in misura maggiore.
In recupero nel 2010 anche il mercato giapponese. Anche i risultati di alcuni mercati europei vanno bene, come quelli rela tivi alla Francia, che continua a crescere collocandosi ai primi posti come mercati esteri di riferimento; la Germania registra situazioni diversificate fra area e area con cali in alcune zone del nostro territorio e lievi recuperi in altri. Anche la Spagna, che registra una ulteriore crescita nel 2010, si consolida e diventa un ulteriore valido mercato estero, così come la Gran Bretagna e l´Olanda che crescono, ma a ritmi inferiori e diversificati fra area e area. Tra le principali risorse turistiche, tirano il turismo d´arte (+6,3 per cento) e il termale (+5), positivo il turismo rurale (+1,7%) mentre in difficoltà risulta il balneare (-2,8) e la montagna (-6,5).
Su questi ultimi dati influisce sicuramente il calo delle presenze italiane (-2,2per cento) che sono largamente predominanti in questi prodotti turistici. “Dovremmo invece fare una riflessione comune su un altro fattore – conclude l’assessore Scaletti -. A fronte dell’aumento delle presenze, continuiamo a vedere contrarre i fatturati d’impresa. Questo vuol dire naturalmente che la crisi morde davvero, che la gente si muove con altri criteri. Qui davvero occorre uno sforzo comune tra operatori, categorie e istituzioni per individuare ricette all’altezza di questa sfida e tornare ad un rendimento economico adeguato”.