Sabato 19 marzo, seconda giornata di Film Middle East Now, il festival internazionale che racconta il Medio Oriente contemporaneo. Due gli eventi speciali in programma. Alle 11, al cinema Odeon, la tavola rotonda di grande attualità dal titolo ‘Talking about a revolution’, un dibattito di approfondimento sull’ondata che sta attraversando i paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente. Tra gli ospiti: Izzedin Elzir (Imam di Firenze, presidente Comunità Islamiche d'Italia), Hady Zaccack (regista, Libano), Salah Methnani (giornalista di Rai News 24, Tunisia), Raam (artista e musicista indie-rock, Iran), Ahmad Rafat (giornalista e scrittore, Iran), Ghassan Salhab (regista, Libano).
Modera Vittorio Iervese (Università di Modena). Durante l’incontro, realizzato in collaborazione con Oxfam Italia, verrà proiettato il documentario ‘Cairo downtown’ di Caterina Popolani che racconta l’impegno politico dei blogger egiziani. L’altro evento speciale è l’inaugurazione di ‘Dream city’ (Tethys Gallery, via Maggio 58/r, ore 18), mostra fotografica sui parchi di divertimento nelle zone di guerra o di forte instabilità politica realizzata dai fotografi e giornalisti olandesi Anoek Steketee, Eefje Blankevoort e Arnold van Bruggen.
La mostra presenta immagini e storie raccolte dal 2006 a oggi nei parchi di divertimento in Iraq, Libano, Israele, Palestina, Rwanda, Colombia, Indonesia, Cina, Turkmenistan e Stati Uniti. I fotografi hanno voluto avviare una riflessione sui parchi di divertimento e sul ruolo che questi hanno nei paesi in cui la guerra, la povertà e l’instabilità politica caratterizzano la vita quotidianità della gente. Tutti i film di domani si terranno all’Auditorium Stensen (viale don Minzoni 25). Si inizia alle 15.30 con Gaza-London di Dima Hamdan, in anteprima italiana, ambientato tra Gaza e Londra durante l’offensiva israeliana Piombo Fuso.
Protagonista del film è Mahmoud, che dalla capitale inglese attende disperatamente una chiamata di sua madre. Seguirà Budrus di Julia Bacha, pluripremiato documentario che racconta l'emozionate vicenda del palestinese Ayed Morrar, leader della comunità locale del villaggio di Budrus, che assieme alla figlia 15enne ha compiuto il miracolo di mettere assieme palestinesi di tutte le fazioni e israeliani, in una missione pacifista contro la costruzione del Muro di separazione israeliano. Al termine del film, collegamento skype con la regista. Alle 17.20 verrà proiettato Afghan Star di Havana Marking, che racconta la passione televisiva di milioni di afghani per il programma ‘Afghan Star’, l’X Factor dell’Afghanistan.
Il documentario segue quattro aspiranti cantanti di diverse etnie e provenienze, e i rischi che corrono per diventare il miglior cantante e ottenere un contratto discografico. Alle 19 spazio a due episodi di Arab Labor di Shai Capon, la più popolare sit-com del momento in Israele. Alle 20.40 A Tuesday di Sabine El Chamaa, miglior cortometraggio al Festival di Dubai, in anteprima italiana. A seguire, in anteprima italiana, A History Lesson di Hady Zaccak (presente in sala), che segue gli studenti di 5 scuole in diversi quartieri di Beirut, che a seconda della religione e della fazione politica imparano una diversa storia del Libano.
Dalle 22.15 spazio all’Iran. Si parte con l’anteprima italiana The Wind is Blowing On My Street di Saba Riazi, dove protagonista è una giovane ragazza di Teheran che rimane chiusa fuori di casa senza il velo. Seguirà, in anteprima italiana, The Green Wave di Ali Samadi Ahadi, toccante documentario sulle proteste e le repressioni in Iran durante le elezioni presidenziali del 2009. Il regista Ali Samadi Ahadi utilizza video amatoriali, report di blog, Facebook e Twitter come documentazione reale per raccontare le esperienze e le emozioni di due giovani studenti iraniani, la cui storia diventa un film d'animazione.
PREZZI: Tavola rotonda e mostra: ingresso libero Film: ingresso per tutta la giornata: 5 euro