Capitolo Uno, gli Statunitensi. Il Rito è l’ennesimo film sul paranormale, qua nelle vesti del genere esorcistico. Niente di nuovo sotto il sole, anche se si punta più sui personaggi e le loro storie che sugli effetti speciali. Cast di tutto rispetto : Anthony Hopkins, Ciaran Hinds, Alice Braga e in un cammeo pure Rutger Hauer. Divertente, anche se odora di già visto, anche I Ragazzi Stanno Bene, titolo che riprende una canzone degli Who e mette in scena un conflitto familiare come nel precedente film della regista Lisa Chlodenko, Laurel Canyon.
Qua la famiglia è composta da due mamme lesbiche e dai figli avuti da un’inseminazione artificiale dalle due donne, con lo stesso uomo. Julianne Moore e Annette Bening sono le due madri, Mia Wasikowska la figlia, già vista in Alice in Wonderland di Burton, Mark Ruffalo il padre “donatore”. Capitolo Italia : c’è Le stelle inquiete, di Emanuela Piovano, la storia dell’incontro in terra piemontese fra Simone Weil e il filosofo contadino Gustave Thibon, mentre sullo sfondo la Guerra Mondiale rimanda la sua terribile eco.
E c’è anche Gangor, coproduzione Italia – India, riflessione sulla condizione della donna nelle tribù del Bengala. Regia di Italo Spinelli. Il figlio di Cerami, Matteo, si ispira a Casotto di Sergio Citti per questo suo Tutti al Mare, storia del proprietario di uno chalet balneare e dell’umanità che la frequenta. Occasione sprecata . Capitolo resto dell’Europa : Carissima me ci fa rivedere sugli schermi Sophie Marceau, una neo quarantenne che riceve per posta una lettera- promemoria che lei stessa si era scritta da ragazzina.
Vorrebbe essere una sorta di film sulla vita e sulla riflessione fra l’adulto e il bambino che ognuno di noi è stato, ma si perde un po’ per strada. Holy Water del britannico Tom Reeve ci racconta invece l’impatto del Viagra nella comunità di un piccolo paesino irlandese. Potrebbe rivelarsi molto divertente. Capitolo finale : il capolavoro. Rango, film di animazione di Gore Verbinski, che lascia perdere i Pirati e racconta invece le vicende di un camaleonte che pensa di essere un attore e si ritrova in una cittadina stile western al confine col Messico.
Citazioni dai classici del genere (Rango omaggia chiaramente Django, Clint e Leone sono ovunque ) e facce, animate, di animali, che nell’atmosfera del West producono caratteristi degni di un Woody Stroode o un Jack Elam. Da vedere assolutamente, grandi e piccoli, fanatici o meno del cinema dei cowboys. Marco Cei Per vedere la programmazione dei cinema di Firenze, cliccate qui