Cospicuo numero di nuove uscite da analizzare anche questa settimana. Pronti, via : iniziamo con un film-clone americano, quel Parto col Folle che fin dal titolo italiano vuole riprendere la verve comicodemenziale del riuscito Una Notte da Leoni, da cui mutua l’interprete (Zack Galifianakis). Due tizi antitetici sono costretti per necessità a fare un viaggio insieme. Commedia dall’impianto classico che oltre al citato attore barbuto vede all’opera Robert Downey Jr.
(per chi scrive, l’uomo più simpatico del pianeta) , il rapper RZA, Jamie Foxx e due belle signore come Michelle Monaghan e l’icona Juliette Lewis (al secondo posto della speciale classifica di cui alla parentesi sopra, sempre per chi scrive). Anche la Francia affronta il racconto dell’olocausto e lo fa con Vento di Primavera, dove Jean Reno fa un professore ebreo in un campo di sterminio. Regia di una donna, Rose Bosch, che mette in croce le pecche e i delitti del maresciallo Petain e dei suoi accoliti come nessun film d’oltralpe aveva mai fatto prima. L’Italia è presente con Febbre da Fieno, anch’esso diretto da una donna, Laura Luchetti.
Esile storia romantica ma che per lo meno si distanzia da Moccia, e di questi tempi non è poco. Nel cast Giulia Michelini, Andrea Bosca, Camilla Filippi e Diane Fleri. Poi quello che potrebbe già essere uno dei migliori film dell’anno, questo Il discorso del Re, diretto da Tom Hooper, che vede Colin Firth nei panni del monarca balbuziente Giorgio VI e Geoffrey Rush in quelli del logopedista che lo curò, agli albori della guerra mondiale. Il cast è completato da un nutrito stuolo di grandi nomi come Helena Bonham Carter, Guy Pearce, e il gotha del cinema e teatro inglese contemporaneo, Sir Derek Jacobi e Sir Michael Gambon (in realtà irlandese) e Timothy Spall, che non è ancora Sir ma Cavaliere dell’Ordine Britannico. Da vedere assolutamente, datemi retta.
Un altro film così garbato difficilmente lo ritroveremo presto. Finale col botto : due film folli, come le menti che le hanno partorite, accomunati anche dal genere di appartenenza, quello dei film di supereroi. Esce Green Hornet, riedizione del vecchio supereroe televisivo Calabrone Verde, che portò alla celebrità Bruce Lee nel ruolo di Kato, il “pard” asiatico dell’eroe. Tanta azione e spettacolarità ma anche una riflessione sul ruolo e l’identità dell’ eroe, in un film che nasce come l’eterogeneo figlio dell’unione delle menti di Seth Rogen, attore e sceneggiatore statunitense, che interpreta il Calabrone, e la fantasia sfrenata del francese Michel Gondry, stralunato autore di Se mi lasci ti cancello e L’Arte del Sogno.
Completano il cast il cattivo di Inglorious Bastards, l’austriaco Christoph Waltz, anche qui nei panni del villain di turno, il redivivo Edward Furlong e due presenze carismatiche come quelle di Edward James Olmos e Tom Wilkinson . La lei di turno è invece Cameron Diaz. E quel pazzo di totale di Takeshi Miike esce con la versione cinematografica di Yattaman, mitico cartoon (pardon, si dice manga, o anime, ora ) della nostra infanzia . Finalmente vedremo in carne ed ossa i mitici cattivoni Boyakki e Tonzula e la splendida Miss Dronio.
Che dire. Miike è un folle. Un visionario. Alle prese qui con un film che nasce con l’idea commerciale di sfruttare il filone supereroistico. Il connubio non appare facile. Ma come detto, e ribadito ora per la terza volta, Miike è pazzo. E a noi i pazzi stanno simpatici…. Marco Cei Per vedere la programmazione completa dei cinema di firenze, clicca qui