Consegnata agli annali la notte magica delle statuette, il mercato cinematografico si anima e entra nel vivo della stagione. Vediamo la ricca proposta della settimana : Liberiamoci subito di una cosa scomoda : Piranha 3D è l’ennesimo fumettone digitale pieno di mirabolanti effetti che ci hanno già stufato, tette e culi a profusione e fiumi di sangue. Alexandre Aja lo preferivamo ai tempi di Alta Tensione, prima della trasmigrata in USA dove gli fanno fare stantii remake di capolavori di altri registi.
Se volete vedere davvero pesci carnivori, guardatevi l’originale diretto da Joe Dante e prodotto da Corman. L’unica cosa veramente gustosa è il cameo iniziale di Richard Dreyfuss, nei panni del protagonista dello Squalo di Spielberg. La Lettera Scarlatta in chiave teenager : questa è la formula di marketing con la quale viene venduto questo Easy Girl, con Emma Stone, Stanley Tucci e Patricia Clarkson. Detta così, basterebbe un sonoro “mah !” a rendere pienamente il concetto di quanto ne pensa chi scrive, ma rimane il sospetto che possa esserci, fra le pieghe di una commedia di brufoli pruriginosi almeno quanto i primi vagiti sessuali, qualche concetto un po’ più politically uncorrect, come dire.
Di certo, non oserò verificare di persona. Commedia anche Il Buongiorno del Mattino, con Rachel McAdams, e uno stuolo di grandi attori ormai forse un po’ “boiled “ : Harrison Ford, Diane Keaton, Jeff Goldblum (che comunque qualcosa di buono ogni tanto lo azzecca ancora, vedi Adam Resurrected ) . Film che parla di televisione e di amore per la professione; la McAdams è una produttrice televisiva che vuole risollevare le sorti di un programma stagnante.
Pianeta Italia : La Vita Facile di Lucio Pellegrini , con Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino e Vittoria Puccini. Storia di medici italiani in Kenya e di una donna che li ha sempre separati. Ben più interessante sembra invece l’atteso secondo film di Molaioli, Il Gioiellino, la storia di un crack finanziario pericolosamente simile a quello della Parmalat . Remo Girone e Toni Servillo giganteggiano, il resto del cast non sfigura a comporre ancora uno spietato ritratto dell’italianità contemporanea.
Non era facile ripetersi dopo La Ragazza del Lago, ma il buon Molaioli sembra esserci riuscito. E chiudiamo con The Fighter, che ha valso a Christian Bale l’Oscar, come anche a Melissa Leo che però l’ha condito con qualche parolaccia di troppo, vinta dall’emozione. Storia pugilistica di due fratelli diversi ma uniti nel cammino verso il trionfo. Doveva dirigerlo Aronofsky che rifiutò per fare The Wrestler. Presumibile blockbuster di stampo classico, in grado di accontentare più palati. E’ tutto, ci leggiamo la settimana prossima. Marco Cei Per seguire la programmazione delle sale cinematografiche di Firenze, cliccate qui.