Firenze - “Se vogliamo risolvere i problemi è necessario lavorare per questo. Le chiacchiere non servono. E dal momento che la legge per Viareggio non permette di pagare tutti i familiari delle vittime, è necessario adoperarsi per cambiarla – dichiara il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi - . Chiederò quindi all'avvocatura della Regione di preparare una proposta di emendamento che lo renda possibile. La trasmetteremo al Consiglio regionale perchè, se l'Assemblea condivide questa esigenza, la posizione della Regione abbia più forza nei confronti del Parlamento”. Con questa proposta il presidente della Regione, Enrico Rossi, che è anche commissario delegato alla ricostruzione di Viareggio, si è rivolto ai familiari delle vittime arrivati a Firenze per protestare contro l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, atteso per un incontro sulla questione dell'Alta velocità proprio con il presidente della Regione.
Ci sono stati alcuni momenti di tensione all'esterno del palazzo della presidenza della Giunta regionale in seguito all'arrivo dell'Ad di Fs Mauro Moretti. Un gruppo di 20-30 persone, tra rappresentanti del comitato dei familiari delle vittime della strage di Viareggio e del movimento no Tav, ha scandito il coro 'Vergogna, vergogna' e ha apostrofato l'ad di Fs come ''assassino'' e ''buffone''. Alla fine dell'incontro i manifestanti si sono dichiarati soddisfatti della proposta avanzata dal presidente della Toscana e pronti ad esaminare il testo che verrà elaborato dall'avvocatura regionale. Rossi ha detto loro che si sarebbe fatto carico di rappresentare a Moretti la richiesta delle dimissioni dell'AD, che i familiari delle vittime hanno ribadito nel corso dell'incontro.
“Ho letto – ha aggiunto Rossi – dell'impegno del sottosegretario Letta e di alcuni parlamentari perchè la legge (la 106 del 7 luglio 2010, la cosiddetta Legge Viareggio, che stanzia 10 milioni di euro in favore dei feriti e dei familiari delle vittime) sia modificata. Ritengo quindi che l'iniziativa della Regione possa dare un contributo importante in tal senso. Compete po i al Parlamento di approvare una normativa che consenta di pagare tutti i familiari, siano essi zii, cugini o conviventi delle vittime”.