38 persone appartenenti ad 8 società risultano indagate dalla Procura della Repubblica di Lucca per l'incidente ferroviario di Viareggio. Il 29 giugno del 2009 un convoglio formato da 14 vagoni contenenti GPL deragliò nei pressi della stazione viareggina, la fuoriuscita di gas e il successivo incendio causarono la morte di 32 persone, numerosi feriti, anche gravi, e la distruzione dell'intera via Ponchielli. Oggi, ad un anno e mezzo di distanza, la Procura ha predisposto gli avvisi per 38 persone (fra cui l'ad di FS Mauro Moretti) e 8 società (Ferrovie dello Stato, Rfi, Trenitalia, Fs Logistica, Cima Riparazioni, Officina Jugenthal, GATX Rail Germania e GATX Rail Austria).
Per tutti i reati ipotizzati sono incendio e disastro ferroviario colposo, omicidio e lesioni colpose plurime. A carico di alcuni degli indagati anche una serie di violazioni al Testo unico in materia di tutela della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro. "In relazione alla richiesta di incidente probatorio avanzata dalla Procura della Repubblica di Lucca nell’ambito dell’indagine sul tragico incidente di Viareggio del 29 giugno 2009, notificata questa mattina a trentotto persone tra le quali anche i vertici del Gruppo FS - si legge in una nota stampa -, l’azienda evidenzia che l’elevato numero delle persone interessate potrà consentire di utilizzare la prova nell’ambito di una platea di soggetti più ampia possibile.
Questo anche a tutela di quanti dovessero risultare, alla conclusione delle indagini, direttamente o indirettamente coinvolti. I destinatari della richiesta appartenenti a Ferrovie dello Stato parteciperanno all’atto probatorio attendendone con serenità gli esiti, nella consapevolezza che le Società del Gruppo hanno sempre operato nel rispetto delle regole e secondo comportamenti adeguati a garantire la massima sicurezza, con la indiscussa professionalità loro riconosciuta a livello internazionale anche in questo settore". "Esprimo apprezzamento per il lavoro, anche lungo, compiuto dalla Magistratura alle prese con una materia certamente complicata e dalle molteplici implicazioni". Il commissario delegato alla ricostruzione di Viareggio in seguito all'esplosione del 29 giugno 2009, Enrico Rossi, commenta così la notizia dei trentotto indagati individuati dalla Procura della Repubblica di Lucca, ai quali sono contestati reati che vanno dal disastro ferroviario, all'omicidio colposo, alle lesioni, all'incendio colposo, alla violazione delle norme antinfortunistiche.
"Mi auguro che questo ulteriore passo compiuto dalla Magistratura – aggiunge Enrico Rossi – non susciti né giustizialismo, né spirito di vendetta visto che risponde in pieno alla necessità che tutti abbiamo: quella che siano interamente accertate tutte le responsabilità che hanno causato una tragedia che ha sconvolto l'intera Toscana e che segna in maniera indelebile tutte le coscienze".