Alle 12 davanti al Consiglio regionale della Toscana si schierano i rappresentanti istituzionali (presenti Italia dei Valori, Verdi, Federazione della Sinistra, PerUnaltracittà, Sinistra Ecologia e Libertà, Spini per Firenze insieme Anec, Agis, Legambiente e molti intellettuali tra cui Sergio Staino) contrari all'apertura della Multisala, i cui lavori sono stati più volte interrotti e che gravita nell'impossibilità di apertura al pubblico a causa della normativa che prevede alcuni parametri impeditivi, non ultimi quelli della licenza a copertura dei posti a sedere e quella per le distanze da altri edifici adibiti a stessa finalità.
“È necessario che venga approvata la Legge regionale sul cinema nel più breve tempo possibile – affermano i presenti al Sit in - evitando manovre dilatorie e strumentali che consentano, prima dell’approvazione di questa Legge, l’acquisto di posti da sale cinematografiche, da far chiudere, per poterli trasferire alla struttura del Multiplex di Novoli.” Qualsiasi riferimento al caso Variety non è puramente casuale, ne parliamo infatti con la consigliera Ornella de Zordo che si dice mpolto preoccupata per quanto sta avvenendo "C'è un collegamento in quanto stiamo osservando, c'è uno slittamento verso un sistema che non tiene più conto delle piccole realtà cinematografiche, che sono da sempre luoghi di ritrovo e di partecipazione culturale, verso esigenze che ancora non ci sono ben chiare, con l'intento di risolvere una partita aperta a vantaggio dei soliti noti" “Appaiono quindi incomprensibili - proseguono - le resistenze da parte del gruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale in contrapposizione a quanto approvato all’unanimità dalla Giunta.” “Né è accettabile e giustificabile il voltafaccia del Sindaco Renzi.
Il primo cittadino nel Consiglio Comunale programmatico si era infatti espresso fortemente contro l’apertura del Multiplex ‘perché avrebbe causato la morte di molti cinema’- promettendo anche un Piano Cinema, che non abbiamo ancora visto. Ancora più incomprensibile risulta l’effetto di favorire così le mire espansionistiche del gruppo Berlusconi e Benetton.” Presenti anche i rappresentanti del Comitato "Vivere Novoli" che con Yuri Dominici portano avanti la battaglia per la conclusione dei lavori "Desideriamo che finiscano presto con quel cantiere aperto - spiega Dominici che intanto distribuisce il contro-comunicato alle istituzioni - perché abbiamo voglia di riprenderci la nostra zona, di veder nascere un indotto di vedere avvicinarsi persone dove ora c'è il nulla, un mero angolo di passaggio e non di permanenza, non di vita.
La nostra vita notturna equivale a zero. Siamo in 30 attivi come Comitato, ma abbiamo raccolto parecchie firme in poco tempo di residenti che la pensano come noi, se il problema sono i Berlusconi, che venga affidata la struttura a gestori fiorentini, ma che si faccia" “Comprendiamo le esigenze di alcuni residenti di San Donato di trovare una soluzione per la loro zona, e riteniamo che l’apertura di una sala da 300 posti - che potrebbe avvenire da subito, in quanto non necessita di alcuna autorizzazione - affiancata da funzioni socio-culturali, più volte promesse dall’Immobiliare Novoli, sarebbe un’ottima soluzione e potrebbe evitare i problemi di traffico che molti abitanti di Novoli paventano con l’apertura del Multiplex.” Antonio Lenoci a lato, foto di Nove da Firenze, i rappresentanti istituzionalei al Sit-in