"Si č parlato molto del discorso delle distanze, ma quello č solo un aspetto dell'intero problema - spiega Ornella De Zordo capogruppo di perUnaltracittŕ - vorremmo portare l'attenzione sulla vicenda nel suo complesso. Interventi edilizi con profili di irregolaritŕ, con la Procura che ha sviluppato un iter in merito con tanto di sequestro dell'immobile, attendiamo quindi che qualcosa emerga da questa indagine. L'immobiliare Novoli intende perň andare avanti comunque, senza sentire ragioni". "Ma chi ci guadagna realmente da questa operazione? - č l'interrogativo chiave per De Zordo - si parla di atti che hanno data 2001 per una vicenda che si trascina tra inerzie e forze contrapposte che ci vede avere a che fare con scatole chiuse il cui contenuto non ci č dato sapere.
Sono operazioni speculative consentite dalla legge ma che non ci offrono trasparenza; per il 50% sono capitali esteri, il restante č di competenza di Monte dei Paschi e cassa di Risparmio". "Vorremmo sapere da questi soggetti con chi stanno operando, quali siano i loro soci in questo progetto, mi pare se non un atto dovuto certamente un aspetto di trasparenza". "Dobbiamo supporre che ci siano interessi specifici legati al Partito Democratico?" domanda De Zordo, che intravede un tabů inspiegabile attorno all'argomento che coinvolge anche diramazioni politiche e non solo imprenditoriali.
Alessandro Starnini presidente di Immobiliare Novoli Spa č ex vicepresidente PD del Consiglio regionale, giŕ presidente della Provincia di Siena. "Perché per un anno, tra il 2007 ed il 2008 nessuno si č preoccupato di intervenire sul controllo dei lavori?". "Il soggetto che dovrebbe gestire il Multiplex - prosegue l'esponente - č fatto dal binomio Benetton e Medusa, per un Monopolio del mercato cinematografico che torna sempre nelle mani della stessa persona, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che produce ma che a questo punto distribuisce anche sul territorio nazionale in maniera sempre piů intensiva" Il tempo che passa incide sul substrato urbano e sociale, con conseguente richiesta degli abitanti che spingono per una soluzione breve della questione.
"C'č chi domanda l'apertura del Cinema, ma non credo che sia la soluzione del problema piuttosto il modo per uscire alla svelta da una situazione delicata. E' necessaria? Allora la si apra, anche domani con una sola sala, in misura ridotta e con il restante spazio dedicato a servizi vari" di Antonio Lenoci