Sul progetto di riforma dell'Isee oggi volantinaggio alla Regione in Via Cavour per iniziativa delle Associazioni Vitaindipendente e Toscana Paraplegici Onlus. Avere una grave disabilità è una situazione esistenziale molto difficile. Ed è una situazione che dura per tutta la vita. Ovvero è indispensabile far fronte a difficoltà e spese neanche lontanamente paragonabili a quelle, spesso notevoli, di chi, ad esempio, deve mandare i figli all’asilo, o a scuola oppure deve pagare l’affitto di casa.
Perciò le associazioni chiedono di non applicare l’Isee a chi ha l’handicap grave: la ricchezza non può essere un criterio valido per misurare ii benessere di chi ha una grave disabilità. Nonostante tutto ciò, nella proposta di "legge finanziaria regionale”, la Regione Toscana vuol continuare a fare le pulci con l’Isee a chi ha un handicap grave, mentre assessori regionali prendono anche più di € 10.000 al mese. Nella proposta di “legge finanziaria regionale” si prevede la delega alla Giunta regionale affinché tutte le questioni più importanti relative all’Isee vengano decise in quella sede. "L’Italia ha ratificato la Convenzione Onu sui disabili in cui c’è il modello sociale della disabilità, secondo il quale la disabilità non è più un fatto privato del singolo, ma dipende da come la società si rapporta alle difficoltà di ogni individuo -spiega Costanza Loni di Impruneta- Vista la situazione di enormi difficoltà, alle quali si trovano a dover far fronte le persone con handicap grave, e considerate le enormi ricchezze sperperate in Italia, chiediamo che nella legge finanziaria regionale vengano escluse dall’Isee tutte le prestazioni necessarie per compensare la disabilità grave". "Anche con questo strumento vogliamo combattere l'evasione fiscale, che è la madre di tutte le ingiustizie".
Lo afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in una dichiarazione nella quale affronta il discusso tema dell'Isee regionale, in questi giorni fonte di polemiche e proteste. "Vorrei in primo luogo precisare – afferma Rossi – che elaboreremo questo strumento di concerto con i Comuni e le Province, in un confronto aperto e approfondito. Non solo nulla è deciso, ma vogliamo continuare a lavorare per imprimere un sempre più forte segno di equità al sistema dell'accesso ai servizi.
In questa ottica è del tutto esclusa dalle nostre previsioni qualsiasi ipotesi di penalizzazione delle fasce più deboli della società. Nonostante la carenza drammatica di risorse abbiamo sempre garantito politiche di sostegno alla disabilità e alla non autosufficienza, sostituendoci anche a drammatici vuoti nazionali. E continueremo a farlo". Anche Mauro Romanelli ha accolto la delegazione di Vita Indipendente che manifestava sotto il Consiglio Regionale: "Nessun restrigimento del Welfare sulla disabilità: non sono questi i settori su cui si può risparmiare.
E' un impegno che tutta la maggioranza ha sancito votando un ordine del giorno specifico".