Per ventitré anni Firenze è stato uno dei luoghi privilegiati del Cinema d'Oltralpe, ospitando il Festival France Cinéma diretto con passione e competenza da Aldo Tassone e Françoise Pieri. Ma quella che è stata la più longeva e importante manifestazione italiana dedicata al cinema francese si concluse, per cause non del tutto note, nel 2008. Per fortuna non si è persa questa tradizione e si è tentato di darle un seguito, inaugurando lo scorso anno France Odeon. La manifestazione che è promossa dall’Ambasciata di Francia in Italia e dalla Regione Toscana, mira a diventare un importante tassello dei rapporti bilaterali tra Italia e Francia, proponendo di nuovo Firenze come luogo di incontro e di scambio tra le due cinematografie. Diretto da Francesco R.
Martinotti, France Odeon offre uno sguardo sul cinema francese del presente. In un’annata di ottima qualità per la produzione cinematografica francese, la seconda edizione mette radici e cresce. Rispetto allo scorso anno, è stata aggiunta una giornata in più di proiezioni per offrire una panoramica efficace, nella sua eterogeneità, dei vari generi del cinema d’oltralpe: il cinema d’autore, l’animazione, il documentario, l’horror, le opere prime e la commedia, nella cui categoria rientra il film a sorpresa, che quest’anno sarà davvero speciale. Sylvain Chomet, nominato all’Oscar con “Les Triplettes de Belleville”, sarà a Firenze ad inaugurare il Festival il 21 ottobre, con il suo nuovo film tratto da un inedito di Jacques Tati, ”L’Illusionniste” (Sacher Distribuzione).
Nella stessa giornata, sarà proiettato “Illégal“ di Olivier Masset-Depasse (Archibald), rivelazione alla Quinzaine 2010, una cruda rappresentazione del regime di polizia nei rimpatri coatti. Con ”Mammuth” (Fandango), in concorso al Festival di Berlino, Gérard Depardieu porta sullo schermo il graffiante umorismo dei registi di Louise Michel, interpretando un macellaio in pensione che ripercorre i luoghi significativi della propria vita, a cavallo della sua vecchia moto (venerdì 22 ottobre). "Benda Bilili!" è il documentario, presentato con successo al Festival di Cannes, che racconta l’eccezionale percorso di un gruppo di mendicanti paraplegici del Congo, con il talento per la musica, che si trasformano in una band di successo internazionale (domenica 24 ottobre). Ospite femminile del Festival, il 23 ottobre, sarà la stella nascente del cinema francese Léa Seydoux, giovane interprete del film “Belle épine”, di Rebecca Zlotowski. Ma a France Odeon c’è anche spazio per gli amanti del genere horror, che, la notte del 21 ottobre, potranno assistere al film “La meute” di Franck Richard, con Yolande Moreau e il bel tenebroso cantante Benjamin Biolay. Infine, grazie ad Aldo Tassone, che per oltre trent’anni è stato amico intimo di Claude Chabrol, sarà dedicato un omaggio al maestro recentemente scomparso, riproponendo “Merci pour le chocolat”, uno dei suoi film più apprezzati dalla critica e dal pubblico. Una rassegna di grande interesse che se non ha ancora la consistenza di France Cinema, che con le sue proiezioni, le sue giornate di studio era ogni anno uno degli eventi culturali fiorentini più importanti e stimolanti, promette di essere in crescita.
Di buon auspicio ci sembra il fatto che al nuovo festival sia stato invitato a collaborare Aldo Tassone, l'inventore della vetrina fiorentina del cinema francese, e il maggior conoscitore e studioso del cinema d'oltralpe. di Alessandro Lazzeri