Firenze, 6 dicembre 2010- Nella classifica di Italia Oggi delle nostre città Firenze non brilla e retrocede di ben 13 posizioni, dal 18° al 31° posto. Seguono al Grosseto numero 38, Livorno al 40, Arezzo al 45, Lucca al 54, Pistoia al 56, Prato al 59, Massa Carrara 68. Lo rileva il dodicesimo rapporto sulla "Qualità della vita-2010" realizzato dal quotidiano e Università La Sapienza. Il Nord-Est domina invece la classifica 2010, con le province autonome del Trentino Alto Adige a conquistare il vertice, nell'annuale ricerca del Sole 24 Ore, che ha stilato la graduatoria delle province più felici.
Siena mantiene le sue posizioni tra le città al top della «Qualità della vita» in Italia, in cui oggi è quinta, mentre Firenze scende un paio di gradini ed è 16ª. Ogni anno i due giornali milanesi ci ricordano come stanno le cose. Poco importa se ciò che viene percepito è diverso dalla realtà. Firenze continua il ripiegamento. «Mi viene da pensare: forza Toscana, hai tante risorse ambientali, sociali, umane, puoi farcela a ripartire». Questo il commento a caldo del presidente della Regione Enrico Rossi sul dossier che Il Sole 24 Ore ha dedicato come di consueto all'indagine sulla qualitàdella vita nel nostro paese.
Guadagnando quattro posizioni rispetto alla graduatoria dell'anno scorso, la provincia di Siena si arrampica al quinto posto assoluto. «Una bella performance -- aggiunge il presidente -- raggiunta in un anno particolarmente difficile per tutta la regione». Le province che salgono in classifica sono anche Pisa, Arezzo, Prato e Pistoia. Pur perdendo quota nella classifica generale, Grosseto (ventiduesima) sale al vertice delle province «piùfelici»: oltre un residente su cinque si dichiara infatti soddisfatto della qualità della vita.
In questa particolare graduatoria Pistoia è all'ottavo posto. L'indagine del quotidiano prende in considerazione sei ambiti di valutazione: tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico, tempo libero. Ciascuno di questo è indagato a sua volta attraverso sei indicatori. La Toscana svetta nel campo dei servizi ambiente e salute, piazzando tre province nella top ten (Pisa, Firenze e Siena), e in quello del tempo libero, con quattro presenze tra le prime dieci: Siena, Firenze, Livorno e Grosseto.
«Questi buoni risultati sono particolarmente apprezzabili -- conclude il presidente Rossi - perchè fanno riferimento a indicatori importanti come la sanità, i servizi per i più piccoli, i consumi culturali e la presenza di una rete diffusa di volontariato. Insomma la Toscana che emerge dall'indagine mi piace. Non per questo dobbiamo sottovalutare i segnali meno positivi, riguardanti ad esempio l'economia e il tenore di vita. Su questi stiamo lavorando non solo per sostenere gli effetti della crisi ma per accrescere la competitivitàdella Toscana e delle sue imprese». “Fiumi di parole, di promesse non mantenute, di clamore mediatico inversamente proporzionale agli interventi concreti a favore dei fiorentini, e questo è il risultato: la qualità della vita a Firenze negli ultimi mesi è nettamente peggiorata, nonostante i proclami di Renzi”.
Questo il commento del consigliere regionale del PdL Giovanni Donzelli. “Code nel traffico, episodi di microcriminalità, impasse nello sviluppo della città: a dire il vero non c’era bisogno di una graduatoria stilata sulla base di indicatori complessi per capirlo, sarebbe semplicemente stato sufficiente chiedere un parere ai fiorentini. La risposta sarebbe stata la stessa: i fiorentini stanno sempre peggio. Ambiente, sicurezza, disagio sociale, tenore di vita – ha ricordato l’esponente del PdL – sono i settori in cui gli abitanti del capoluogo pagano le inefficienze della Giunta Renzi.
Il sindaco la smetta di autoincensarsi e cominci a lavorare per Firenze e i fiorentini. Se invece vede Palazzo vecchio come trampolino di lancio verso Roma, lo dica chiaramente e smetta di prendere in giro i fiorentini”, ha concluso Donzelli.