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Scuola: in Toscana gli Stati generali sino a febbraio

Un percorso partecipato per raccogliere idee, progetti e esperienze. Targetti: «Costruiamo tutti assieme la scuola di domani». Una targa per le classi materne 'salvate' dalla Regione. Firmati gli accordi con scuole e Comuni. Garantiti 93 sezioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 settembre 2010 23:25

Firenze- Saranno annunciati nei prossimi giorni: dieci incontri provinciali ed un evento regionale di sintesi a febbraio che non saranno dei convegni ma il cui programma sarà costruito assieme agli operatori del mondo della scuola. La vice presidente della giunta regionale toscana Stella Targetti sottolinea l'importanza della scuola e dell'educazione e approfitta dell'incontro avuto oggi con gli amministratori comunali e i presidi delle scuole materne 'salvate' nonostante i tagli del ministero dell'istruzione per lanciare gli Stati generali della scuola: “un percorso – spiega – da fare con le scuole di ogni ordine e grado, dalla materna alle superiori, per progettare insieme una scuola migliore per il futuro”.

“Alle scuole chiediamo di presentare progetti – chiarisce la vice presidente – ma sopratutto anche di raccontare le esperienze portate avanti in que sti ultimi anni e da condividere. Lo faremo con un avviso aperto, che ci consenta di selezionare idee. Vogliamo parlare di innovazione. Vogliamo lavorare sulla qualità delle didattica, in un'ottica di lungo periodo. E proprio per questro vorremmo che gli stati generali della scuola divenissero un appuntamento periodico: per fare sistema, per lavorare insieme e perchè le scuole non si sentano sole”.

Il Consigliere regionale del PdL Tommaso Villa sul Liceo Musicale di Firenze: "Durante l'estate, l'Assessore Di Fede ha boicottato la Riforma della Scuola Superiore lanciando ingiustificati allarmismi alla stampa e alle famiglie, allarmismi che sarebbero inevitabilmente divenuti un boomerang politico per la Provincia di Firenze. Detto fatto: Firenze avrà i suoi insegnanti per il nuovo Liceo Musicale. L'Assessore Di Fede – dichiara Villa – insiste parlando di "appello ascoltato", ma quale appello ascoltato?! Con un po’ di buonsenso e di ragionevolezza, Di Fede avrebbe dovuto attendere il rientro dalle ferie per avere una risposta chiara sul Liceo Musicale.

Un po’ di onestà politica non guasterebbe: l’Assessore ammetta che i suoi erano dubbi politici, e non cerchi di prendersi meriti che non gli appartengono. Ma forse lo capisco – ironizza il Consigliere azzurro – era più facile riempire le pagine estive un po' vuote dei giornali locali con l'ennesima campagna volta a terrorizzare gli studenti e le loro famiglie. Ancora una volta sono stati confermati la serietà del Ministero e l’attenzione dedicata a Firenze. Il Governo Berlusconi crede in questa riforma.

Lo ha fatto sin dall'inizio senza far mancare nulla alle famiglie con l'arrivo del nuovo anno scolastico. La sterile propaganda di partito al Pdl non interessa. Se qualcuno aveva dei dubbi – conclude Villa – ora se li sarà tolti. Chissà se ora assisteremo ancora una volta alle occupazioni contro la Riforma durante il prossimo inverno. Domanda retorica: troppa è la voglia di boicottare chi vuole davvero riformare il sistema istruzione". La targa, con il Pegaso della Regione, sarà affissa in ogni scuola materna dove sarà aperta una sezione che, con i tagli del ministro Gelmini su risorse e insegnanti, non si sarebbe potuta attivare.

E sulla targa, che aiuterà a ricordare la straordinarietà di un intervento che non rientra tra le competenze della Regione, c'è scritto: “In questa scuola, grazie al finanziamento della Regione Toscana, è stata attivata una sezione di scuola dell'infanzia”. Erano tanti gli amministratori, i presidi e i legali rappresentanti di altrettante scuole materne che nel pomeriggio hanno affollato la sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza, per firmare gli accordi che permetteranno di trasferire i 5 milioni e 300 mila euro che la Regione ha stanziato per pagare per un anno gli stipendi degli insegnanti della classi 'salvate'.

E sono tante le sezioni attivate grazie a queste risorse: 93 sparse in tutte e dieci le province della Toscana. Grazie al provvedimento, straordinario, la Regione ha stimato che circa 2300 bambini avranno un asilo dove andare - altrimenti sarebbero rimasti a casa o le famiglie avrebbero dovuto iscriverli a scuole private, pagando una retta - mentre 186 sono gli insegnanti che avranno un contratto di lavoro: scelti dalle graduatorie provinciali per le scuole statali, da altre per quelle comunali.

“Con questo intervento vogliamo difendere un diritto per noi acquisito, quello di avviare un percorso educativo fin dalla scuola dell'infanzia” sottolinea la vice presidente della giunta regionale, Stella Targetti. L'anno scorso la Regione aveva salvato dai tagli del governo 44 classi, quest'anno saranno 93. “E' una scelta convinta, ma anche coraggiosa – spiega sempre la vice presidente - , soprattutto viste le incertezze legate ai tagli che il governo sta operando sulle Regioni e sugli enti locali.

E' un intervento che crea occupazione. E' un risposta alle giovani coppie, che devono combinare lavoro e figli. Si tratta anche di un intervento straordinario: la competenza non sarebbe della Regione e l'abbiamo voluto ricordare con una targa. Ma dalla difesa di questo diritto non vogliamo comunque indietreggiare, fintanto che non ci sarà un governo che si assuma la responsabilità di presidiare questa frontiera”. 93 sezioni 'salvate' I Comuni che beneficeranno del provvedimento sono 54.

Senza l'intervento della Regione la lista d'attesa per un posto alla scuola materna sarebbe stata molto più lunga. Delle 93 classi attivate 40 sono al secondo anno – la Regione era già intervenuta nel 2008 - , per le altre si tratta della prima attivazione: 80 interessano scuole statali, le altre 13 scuole comunali. A Firenze sono 1 9 le classi che apriranno, grazie alla Regione: 8 di scuole statali (Barberino Val d'Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Firenze, Empoli, Lastra a Signa, Pelago e Pontassieve) e 11 di scuole comunali (10 a Firenze, 1 a Palazzuolo).

Ad Arezzo le classi attivate sono 4 (2 a Stia, una a Pian di Sco' e una a Loro Ciuffenna). Due sono le sezioni a Grosseto (Follonica, Massa Marittima) e una a Massa-Carrara (Fosdinovo). A Livorno i soldi della Regione permetteranno di pagare tredici insegnanti e quindi di garantire sei classi e mezzo: una riguarda la materna comunale di Rio Marina all'Elba, le altre interessano Livorno (2,5 sezioni), Collesalvetti, Piombino e Rosignano Marittimo. A Lucca le classi salvate sono 10 (4 a Massarosa, 2 a Viareggio, le altre a Camaiore, Forte dei Marmi, Gallicano e Porcari).

Ancora di più sono in provincia di Pisa: 20,5 (2 a Lari, a Santa Maria a Monte, a Calci, a Calcinaia, a Fucecchio, a San Giuliano Term e e a Santa Croce, mezza a Fauglia, una a testa per Cascina, Castelfranco di sotto, Montopoli, Peccioli, Pontedera e San Miniato). In provincia di Pistoia saranno attivate 15,5 sezioni (5,5 a Pistoia, 2,5 a Quarrata, 2 ad Agliana, 1,5 a Monsummano Terme, una a Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio e San Marcello). Nuove classi apriranno anche a Siena (1 a Colle di Val d'Elsa e mezza a Montepulciano) e in provincia di Prato (13 in tutto di cui 10 a Prato, tra cui una in una scuola comunale, 2 a Cantagallo e 1 a Montemurlo).

L'accordo sottoscritto oggi da Comuni e scuole servirà al trasferimento dei 5 milioni e 300 mila euro stanziati dalla Regione per pagare gli stipendi degli insegnanti. A carico dei Comuni resteranno gli altri servizi. Continua l’allarme per la situazione in Toscana E’ piena di preoccupazione e allarme la lettera aperta che l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Borgo San Lorenzo Giunia Adini ha scritto per illustrare la situazione scolastica che si presenterà al suono della campanella del 15 settembre e per gli anni a venire. “Siamo molto preoccupati per i pesanti tagli che si sono abbattuti sull’organico degli insegnanti di sostegno, sul personale amministrativo e sui collaboratori scolastici dell’istituto comprensivo di Piancastagnaio e ci impegneremo per salvaguardare la qualità dell’insegnamento e il funzionamento delle nostre scuole”.

Con queste parole Fabrizio Agnorelli, sindaco di Piancastagnaio e Nada Cappelletti, assessore alla pubblica istruzione del Comune pianese lanciano il grido d’allarme, a pochi giorni dalla riapertura dell’anno scolastico, dopo la scure che si è abbattuta anche sull’istituto pianese, penalizzando soprattutto i bambini che usufruiscono dell’insegnamento di sostegno. Il Comune di Scandicci attraverso gli amministratori della Società delle Salute dell’Area del Nord-Ovest , per l’anno scolastico 2010-2011, ha stabilito un taglio di più di 200 ore di assistenza educativa scolastica (30-35% in meno).

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