Regione-FS: col tunnell 200 treni regionali in più. Mattei: ''Beneficio esiguo''

I binari di superficie dell’area fiorentina, una volta liberati dai treni ad alta velocità, saranno dedicati solo al potenziamento del trasporto regionale. Le critiche di Mattei, De Zordo, Romanelli e Grassi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2010 19:32
Regione-FS: col tunnell 200 treni regionali in più. Mattei: ''Beneficio esiguo''

I binari di superficie dell’area fiorentina, una volta liberati dai treni ad alta velocità, saranno dedicati solo al potenziamento del trasporto regionale. Questo, in sintesi, l'accordo raggiunto tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. Insieme hanno concordato la rimodulazione del contratto di servizio per il trasporto ferroviario regionale, che prevede, all'indomani del completamento dei lavori per il sottoattraversamento della linea veloce Milano-Roma, che tutti i binari di superficie vengano dedicati al potenziamento dei collegamenti regionali.

Le potenzialità di sviluppo dei servizi sono notevoli: ogni giorno potranno circolare oltre 200 treni regionali e metropolitani in più rispetto alla situazione attuale. Rilevanti dunque i benefici per il trasporto pubblico che interessa sia il capoluogo che l’intera regione, così come i vantaggi ambientali per l’abbattimento delle polveri sottili causate dai mezzi privati. Ecco il testo concordato da Regione e Ferrovie dello Stato. “A seguito del completamento del sottoattraversamento, la rete ferroviaria di superficie del Nodo ferroviario di Firenze sarà utilizzata per i servizi ferroviari regionali e metropolitani e comunque per servizi diversi da quelli nazionali di attraversamento tra Roma e Bologna.

Questi ultimi dovranno percorrere il sottoattraversamento, salvo situazioni di disservizio o diversi accordi con la Regione Toscana”. (di Remo Fattorini) Mattei: ''Il beneficio per la nostra città è assolutamente esiguo'' “Se l’accordo tra Regione e Ferrovie è quello anticipato dai giornali, mi sembra che il vantaggio per Firenze sia ridicolo”. È quanto dichiara l’assessore alla mobilità e manutenzioni Massimo Mattei in merito all’accordo raggiunto dal presidente della Regione Enrico Rossi e l’amministratore delegato di Ferrovie Mauro Moretti.

“Un treno che passa ogni mezz’ora non si può certo considerare alla stessa stregua di una metropolitana e quindi il beneficio per la nostra città è assolutamente esiguo. E questo è ancor più vero se si considera i grandi e rilevanti sacrifici che Firenze e i suoi cittadini dovranno sopportare per la realizzazione di un’opera di notevole impatto come il tunnel - continua l’assessore Mattei -. Se questi dati verranno confermati, ed al momento nessuno li ha smentiti, forse è davvero giunto il momento di fermarsi e riflettere: noi siamo a favore dell'Alta velocità che però a Firenze già c'è.

E siamo ancora in tempo per decidere di non scavare e di non sventare la città per avere così pochi benefici". (mf) De Zordo: "Le contraddizioni di Regione e Ferrovie sui treni metropolitani" "Le posizioni espresse dalla Regione Toscana e da Ferrovie dello Stato sono inaccettabili, oltreché contraddittorie: tutte e due rimandano al dopo tunnel la verifica di nuovi treni metropolitani, senza alcuna garanzia per il trasporto locale e per le migliaia di lavoratori pendolari che usano ogni giorno con estremi sacrifici il servizio ferroviario.

Intanto si comincia a scavare il tunnel - sostiene la Regione - poi l'anno prossimo ci impegneremo con Ferrovie affinché sui futuri binari "liberati" passino solo treni regionali e metropolitani. Secondo la Ferrovie, invece, del potenziamento dei treni metropolitani si discuterà solo a tunnel realizzato, in base alle risorse finanziarie della Regione e alle necessità che ci saranno. Una contraddizione che conferma le più nere previsioni per il futuro dei treni regionali" fa sapere Ornella De Zordo. "Allo stesso tempo si sparano cifre a casaccio: 120 o 132 nuovi treni in più fra 5 o 10 anni.

Ma Regione e Ferrovie devono spiegare adesso quale piano di esercizio è previsto del futuro servizio metropolitano e soprattutto quali stanziamenti e risorse finanziarie prevedono e saranno disponibili in futuro per l'acquisto e l'esercizio di questi presunti nuovi treni. L'unica certezza, oggi, è invece la volontà di spendere un miliardo e mezzo di euro (probabilmente di più) per il tunnel e che l'anno prossimo si rischia il collasso del trasporto pubblico, treni compresi, per i tagli delle risorse dal Governo alle Regioni" conclude la De Zordo. Romanelli e Grassi: "E´ giunto il momento di bloccare il tunnel sotterraneo e la stazione Foster" "Pericoloso per abitazioni e monumenti, inutile e dannoso per cittadini e pendolari, costoso per le casse pubbliche: questa è il progetto dell´Alta Velocità a Firenze.

- affermano il Consigliere Regionale del gruppo FdS/Verdi Mauro Romanelli e il Consigliere Comunale Tommaso Grassi -. E´ giunto il momento di bloccare il tunnel sotterraneo e la stazione Foster". "Il progetto depositato in bianco e nero presso il Comune di Firenze testimonia fisicamente l´arroganza con cui i lavori e gli adempimenti necessari per realizzare l´opera vengono portati avanti. Dopo gli effetti dei lavori a Bologna nessuno ci ha spiegato come mai nessuno si preoccupa dei danni che potrebbero esserci a Firenze dove lo scavo attraversa zone che in gran parte sono nel centro abitato, vicine all´area storica fiorentina e molto più distanti dai binari rispetto a Bologna". "Da anni continuiamo a sostenere che il tunnel tortuoso e inefficace non velocizza il transito dell´Alta Velocità nel nodo, né intercetta il traffico regionale a Santa Maria Novella, non risolve i `colli di bottiglia´ sulla rete locale e regionale e per di più richiede la costruzione di ulteriori due ennesime stazioni, l´una, quella Foster, in sotterranea e l´altra in superficie a Circondaria, entrambe collocate ai macelli in un´area difficilmente accessibile e senza che ancora sia definito il collegamento con le altre stazioni cittadine, prime fra tutte, Santa Maria Novella". "Non pensiamo solo agli effetti una volta realizzata l´opera dopo anni e anni di cantieri, ma meditiamo sui danni che si sarebbero potuti verificare se quello che è accaduto a Bologna fosse successo sotto la Città urbanizzata.

Ribadiamo e ricordiamo a tutti come il progetto a Firenze mette a rischio l´equilibrio idrogeologico a Firenze, rischia di compromettere la stabilità di migliaia di edifici e di numerosi monumenti, senza considerare che mai siano stati valutati gli impatti dei cantieri sull´ambiente e sulla salute pubblica". "Siamo ancora in tempo a fermare questo progetto dissennato: non siamo affatto ad un punto di non ritorno, le opere possono essere fermate, e la lotta continua" concludono i due Consiglieri. E dopo l'incidente a Bologna fioccano le interrogazioni da parte delle opposizioni Presentata oggi dal gruppo consiliare FdS/Verdi in Consiglio Regionale un’interrogazione sulla sicurezza dei cantieri Alta Velocità a Firenze.

In particolare chiedono alla Regione quale garanzie tecniche stanno ottenendo da RFI e Nodavia riguardo la sicurezza nella realizzazione delle opere. Anche i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno presentato un'interrogazione sui cantieri dell'Alta Velocità a Firenze richiamandosi a quanto accaduto a Bologna.

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