"Questo Protocollo bilaterale con l'Agenzia delle Entrate - ha spiegato l'Assessore al Bilancio ed alle Finanze, Riccardo Nencini - ci permette di fare un passo in più; è risaputo che la Regione non può disporre della Guardia di Finanza indicandole dove andare ad operare, con questo sistema noi potremo mettere a disposizione i nostri dati e sviluppare il nostro potere di indirizzo ed ecco il perché di Prato piuttosto che Scandicci". Sette mesi di accordi e tre Protocolli fino al quarto di oggi, firmati dalla Regione con Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate e Comuni.
Adesso è la volta delle Associazioni di categoria: Casartigiani, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Rete Imprese Italia. Promuovere la cultura della legalità, questo l'intento, perché chi non paga le tasse indebolisce il sistema e disturba il libero mercato. Un accordo che prima di tutto renda ben chiare le regole cui dover sottostare per adempiere ai singoli doveri ed evitare l'ignoranza nel sistema con uno sguardo attento alla necessità di trovare presto una semplificazione.
"Rendere la vita delle Imprese più facile, ricordando loro le scadenze, con la telematica che sancisca il dialogo tra i soggetti coinvolti. Senza dimenticare di chiarire dove vadano a finire e come vengono impiegati i soldi relativi alle tasse corrisposte" ha tenuto a precisare l'assessore alle riforme. "Inflessibilità verso chi viola le regole, siano italiani o stranieri" questa la promessa da parte dell'organo regionale "il vantaggio di alcune aziende cinesi presenti sul territorio pratese è evidente". "Sono felice oggi - ha proseguito Nencini - perché mi trovo accanto ad associazioni di categoria responsabili che si assumono l'impegno di andare avanti perché il prodotto di qualità è il nostro punto forte, la ragione del made in tuscany ed è giusto che riceva da noi la massima attenzione e tutela" Il pensiero espresso da Valter Tamburrini, presidente di Cna e portavoce di Rete Imprese italia–Toscana: "Ci sono tante imprese oneste a fronte di altre che risultano essere evasori totali, ecco, sono queste realtà sconosciute al fisco che dovrebbero essere colpite per prime.
Per le imprese oneste chiediamo invece maggiore elasticità sulle formalità burocratiche. soprattutto puntiamo sul fatto che i soldi recuperati restino sul nostro territorio. Ringraziamo la Giunta regionale che nonostante i tagli di 320 milioni di euro operati al settore da parte del Governo centrale ha mantenuto inalterate Irap ed Irpef" "Siamo stufi del luogo comune che descrive i lavoratori autonomi come evasori" hanno ribadito all'unisono i presenti. Tutti i soggetti interessati mettono in evidenza la necessità di lavorare in quella zona d'ombra che tale rimane anche dopo i recenti sforzi profusi dagli operatori stessi, affinché l'autorità preposta al controllo venga meglio indirizzata nel lavoro quotidiano. Senza dimenticare però, è prerogativa e spunto lanciato da Confesercenti, di non fermarsi alle mere questioni burocratiche sui conti dati dalla produzione ma spingendo oltre lo sguardo ad esempio al mercato immobiliare degli affitti dei locali commerciali, un parametro che incide molto sui conti dei piccoli artigiani e commercianti costretti ad esporre la propria merce a costi spesso proibitivi. A firmare il protocollo, assieme a Tamburrini e Fabio Banti presidente di Confartigianato, anche il presidente di Casartigiani Paolo Ribechini, il presidente di Confcommercio Stefano Morandi e per la Confesercenti Massimo Biagioni.
L'accordo sancisce che i Comuni che collaboreranno indicando dati utili a contrastare il fenomeno tratterranno presso le rispettive casse il 50% degli oneri impagati e recuperati. Discorso valido solo e solamente per i tributi regionali Irap, imposta sulle attività produttive, addizionale Irpef, tributo speciale per il conferimento in discarica, imposta sulle concessioni demaniali, addizionale sul gas e per il bollo auto. di Antonio Lenoci