Una delegazione del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'opera consegnerà oggi al segretario del Pd Pierluigi Bersani e ai partecipanti alla festa del partito una lettera in cui ipotizza i rischi che potrebbero risultare dalla realizzazione del tunnel Tav.
"Non solo pericoli per la salute dei cittadini e per decine di migliaia di appartamenti - fanno sapere dal Comitato -, ma per la tenuta stessa del Pd e della sinistra se i lavori dovessero proseguire".
Ecco il testo della lettera.
Caro segretario,
siamo cittadini che non dimenticano che lei è stato uno dei pochi, nel panorama politico, ad aver fatto notare che i contratti stipulati per realizzare l'alta velocità sono stati un suicidio per lo Stato, un regalo vergognoso alle imprese che non producono nulla, ma che parassitano i cittadini.
Ci ricordiamo anche che i suoi sforzi per salvare le casse dello Stato sono naufragati molto presto e lo scempio continua oggi più di prima.
Anche Firenze è interessata da un pezzo di questo progetto di accaparramento di risorse collettive costruendo opere inutili: il sottoattraversamento AV.
Un progetto faraonico che ha stupito i tecnici e gli esperti che lo hanno valutato per la sua inutilità, i suoi costi e i pericoli assurdi che comporta per la salute dei fiorentini e per la stabilità delle loro case. Pensi che in questi giorni le Ferrovie sono state costrette ad ammettere che gli edifici soggetti a probabili danni, per questi tunnel e questa stazione TAV, sono oltre 2.000, invece dei 277 sempre dichiarati; questo solo perché l'ironia della sorte ha assegnato il ricorso legale di alcuni cittadini ad un giudice che abita nei pressi dei palazzi a rischio...
Le facciamo notare che tanti edifici significano decine di migliaia di appartamenti, cioè di famiglie, vale a dire 30, 40, 50.000 persone; non sappiamo nemmeno noi quantificare i possibili interessati da questo progetto tanto folle che ci sembra più uno scherzo di carnevale che un'opera infrastrutturale. A Firenze il suo partito è il massimo sostenitore di questa opera; questo si spiega facilmente col fatto che questo appalto se l'è aggiudicato una cooperativa della sua regione, la Coopsette.
Siamo consapevoli che alla fine l'opera costerà diversi miliardi di euro e che questi farebbero gola a tutti, ma siamo qui per metterla in guardia: l'ingordigia talvolta è cattiva consigliera. I fiorentini cominciano a capire le dimensioni dell'opera, i suoi rischi, la sua inutilità; quando arriveranno anche i sicuri danni alle decine di migliaia di famiglie interessate dai lavori le persone si ricorderanno chi sono stati i sostenitori del progetto. Qua a Firenze lo zoccolo duro della sinistra pare indistruttibile, ma ci sono da decenni segni di uno sgretolamento costante che potrebbe diventare rovina per il suo partito. Ci pensi bene signor segretario, convinca i suoi uomini in Toscana: correre dietro a tanti soldi con progetti così sbagliati può essere una corsa verso il baratro e lo spianare la strada ai propri avversari, come la Lega, che fino a poco tempo fa non era riuscita nemmeno a mettere piede in questa regione. La salutiamo e ci auguriamo che la vicinanza di tanti capolavori nati nei secoli nella nostra città ad opera di architetti geniali, vi induca ad abbandonare l'opera che passerebbe alla storia come un monumento insensato alla stupidità. E lunedì sera al Parterre assemblea pubblica.