“Alla luce dei risultati sportivi che abbiamo ottenuto in queste stagioni possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto" è quanto ha dichiarato il DS Pantaleo Corvino al termine del mercato. "Abbiamo dato tante emozioni e gioie ai nostri tifosi durante gli utlimi campionati - ha aggiunto - quest'anno attraverso sforzi economici abbiamo cercato di migliorare il nostro patrimonio tecnico partendo da una una buona base e mantenendo un organico di qualità. Andiamo avanti con un rosa di 26 calciatori, con tre nuovi innesti come Boruc, D'Agostino e Cerci.
La Fiorentina in questi anni, dopo l'Inter, è la squadra che ha impressionato di più. Dopo cinque anni questa società può anche essere criticata, ma troviamo degli equilibri, perchè sarà un anno pericoloso. Non perchè la Fiorentina si è indebolita, ma perchè le altre squadre si sono rafforzate. Aiutiamoci, stringiamoci, perchè sarà un anno importante, un anno particolare”. I 'depistaggi': Insuà? “Era un affare comprarlo dal Liverpool, ma non era un affare concedere un milione e due di ingaggio”.
Munoz? “Avevo un' opzione, poi il calciatore si è inforunato, così abbiamo preferito investire in altro modo”. Bolatti? “L'ho pagato tre milioni e trecentomila euro, ne stavo prendendo quasi il doppio, ma il ragazzo ha preferito restare”. Lucarelli? “Abbiamo logiche tecniche ed economiche che dobbiamo rispettare”. Ignovski e Nastasic? “Non confermo e smentisco mai questo tipo di domande”. L'impegno dei Della Valle? “Chi ha dei dubbi è solo pessimista.
E' evidente lo sforzo della Proprietà, dai campini all'organico di squadra”. “Delle piccole direi che il Parma ha lavorato molto bene” è il pensiero di Corvino che controcorrente non assegna trofei al Milan ma guarda alle piccole. “Quando vendi bene, vuol dire che hai comprato bene - spiega il DS con grande esperienza alle spalle - prima di essere un buon venditore devi essere un buon compratore. Non ho rifiutato nessuna offerta, perchè le società sanno che noi il cartello vendesi non lo esponiamo per nessuno.
Solo chi non è motivato può partire. Nessun è andato a bussare ai calciatori e di conseguenza a me non è arrivata nessun a richiesta”. Lo definisce Corvino, quello appena trascorso, il più duro mercato dei viola da quello del suo esordio: “In ogni fase di mercato rimangono rimpianti, ma mi ci sono abituato” La situazione Mutu con il Chelsea? “Dopo novembre non credo che Mutu avrà problemi”. La Fiorentina di Mihajlovic non doveva nascere sul 4-3-3? “Davanti al desiderio di rimanere a Firenze da parte di diversi calciatori in partenza, il nostro tecnico ha deciso di cambiare modulo per andare incontro alla squadra”.
“Aver rinunciato alla cessione di Mutu ha condizionato molto il mio lavoro - ha commentato Corvino interrogato sul monte ingaggi - quando però ti capitano alternative di qualità, devi anche rischiare di alterare il monte ingaggi. Con la nuova legge sugli extracomunitari ogni anno devo avere la possibilita' di averne uno in uscita se voglio usufruire di un quadro mondiale”. C'era proprio bisogno di un'alternativa a Frey? “Ho pensato all'eventuale partenza di Avramov e a potenziare la squadra.
Ricordo anche che Frey ha una clausula rescissoria che permette la sua partenza da un momento all'altro”.