Mihajlovic non vedeva l'ora di iniziare ed è bastata una partita al Franchi per entrare nel clima classico che da anni segue la storia viola, una rete fantasma, un arbitraggio discusso, ma la grinta si è vista nella reazione della squadra. Impeccabile il tifo nonostante l'alto rischio, nonostante la novità della Tessera dei Tifosi ed i problemi dei tornelli all'ingresso. Frey vince il ballottaggio, rientra Vargas nei viola, D'Agostino dal primo minuto, Cerci in panchina. Nelle file del Napoli, dimenticato Quagliarella, spazio a Cavani. E' proprio il nuovo idolo dei partenopei a gelare il Franchi con un colpo di testa che supera Frey, la palla sfiora la traversa, ricade sulla linea, torna ad impattare sulla traversa e viene recuperata dal portiere francese, un interminabile istante di silenzio e Gervasoni che assegna la rete tra le proteste di tutto lo Stadio, dalle prime immagini non è chiara la dinamica e la traiettoria del pallone, che però si scoprirà non essere mai entrato in porta. La Fiorentina non si abbatte, ci sarebbe di che accusare il colpo, ricominciare un campionato sotto certi auspici dopo la scorsa stagione non è certo l'ideale. Ma la Fiorentina macina gioco e spinge mentre il Napoli attua immediatamente la tattica dell'attesa per poi ripartire, non ci pensa neppure a raddoppiare.
Un ottimo Gilardino riceve palla e tenta una girata veloce e precisa ma De Sanctis c'è. Marchionni sale in cattedra e si fa vedere piuttosto reattivo e motivato. Ancora una volta in sordina, dal nulla assoluto, con una lenta manovra il Napoli coglie la traversa. Tra gli spalti inizia ad aleggiare la preoccupazione di pochi mesi fa, grande accerchiamento, ottime impostazioni, discrete incursioni, ma l'ultimo passaggio è sempre di troppo, verso l'esterno e mai per smarcare l'attaccante o per provare la botta a rete.
Si gioca, molto, e molto bene, ma non si tira. Nella ripresa ci pensa la novità D'Agostino che riceve da Gilardino e con estrema precisione trova l'angolo basso a destra di De Sanctis, è la rete, esplode il Franchi ed esulta meritatamente il neo acquisto che si porta sotto la Curva Fiesole. La manovra viola è continua, in barba al pronostico della vigilia che vedeva il Napoli in piena forma ed i viola al 60% della condizione, di rincorsa sui partenopei. Ci prova pure Zanetti, per lui si apre lo spazio ma di collo la manda alta. Dopo il quarto d'oro palla match per Gilardino servito da uno stratosferico Montolivo che si porta a spasso mezzo Napoli sulla fascia destra prima di lanciare l'assist per il bomber che decide di piazzarla di piatto anziché angolare d'esterno o provare di potenza, De Santis si inginocchia e trattiene palla tra le gambe. Vargas strattonato, inseguito, sgambettato eppur sempre in piedi viene nuovamente ostacolato e spintonato, la reazione c'è e l'arbitro la punisce pesantemente con il rosso.
Il peruviano esce dal campo tra gli applausi del pubblico e resta in cima alle scalette dello spogliatoio ad assistere alla gara. Dopo alcuni minuti Blasi viene espulso per doppia ammonizione e dopo un diverbio con Gervasoni si avvicina a Vargas, i due osservano la gara senza parlarsi. Mister Mihajlovic ha fatto scaldare lungamente i suoi per entrambe le frazioni di gioco, alla fine entra Babacar al posto di Gilardino, per lui solo la possibilità di un tiro ribattutto e di un ottimo sprint da una parte all'altra del campo per mostrare la velocità.
Dentro anche Cerci che per i pochi minuti giocati lascia però intravedere un gran potenziale, si inserisce, salta l'uomo, tenta anche il tiro, malamente ribattuto e resta zoppicante ma non molla e si fa trovare sulla traiettoria anche nell'ultimo passaggio utile dove però non è lesto a recuperare il pallone e girarlo in porta. De Silvestri, ci mette l'anima nel rincorrere tutto e tutti da solo sul versante basso di destra, se in condizione può spingere di più e rincorrere meno, ci penserà Prandelli che lo ha voluto tra gli azzurri a fargli recuperare il gap di condizione. Un buon Natali tiene a bada le voloci punte del Napoli con la solita testa, e non solo in senso fisico ma anche tattico.
Kroldrup invece appare un po' annebbiato, in difficoltà anche nel reimpostare l'azione, ma recupera bene. Pasqual può solo migliorare per tornare quello di un tempo, per sua fortuna Vargas spinge e ritorna, può così dedicarsi a qualche recupero di ottima fattura. Capitan Montolivo è il fulcro di questa Fiorentina, aggancia palloni e li distribuisce, si destreggia tra più avversari e non si arrende neppure da terra. Zanetti resiste i novanta minuti e non accusa cali fisici, si fa vedere ed offre spessore a centrocampo inseguendo sempre il pallone, forse un po' in ritardo e dietro l'uomo in alcune occasioni, ma ci può stare. La prova di Marchionni è buona nel complesso ed è generoso come sempre, come nella rovesciata con cui recupera una palla alta, però non si accentra come potrebbe fare. D'Agostino appare in difficoltà quando deve girarsi per far partire l'attaccante alle sue spalle, trova invece con occhio clinico la porta e la centra in modo perfetto, forse si sente più spalla di Gilardino che non rifinitore. Cerci entra quando gli altri sono piuttosto stanchi e con un Napoli che tenta di ribaltare il risultato e di perdere tempo al momento stesso, difficile da valutare la sua prova, ma l'intenzione di saltare l'uomo c'è tutta e per lui anche una insidiosa punizione che supera i due in barriera e viene fermata dal portiere del Napoli prima di infilarsi nell'angolino basso.
Potenziale importante. Vargas si fa fregare dalla tensione e dal nervosismo, al suo posto sarebbe stato difficile mantenere il fair play, ma il calcio è un gioco e se stai al gol fantasma stai anche agli strattoni, alle gomitate, agli sfottò, peccato per l'espulsione, ha mostrato grande forza atletica ed ottimi cross, come sempre, necessario, bene che sia rimasto. Gilardino assistman ok, come bomber meno, ha sulle sue spalle tutto l'attacco e non si sa ancora per quanto tempo, bene che si sblocchi il prima possibile. Mihajlovic manda in campo i migliori, chiede a gran voce la vittoria, vede fin da subito cosa è la Fiorentina e cosa significa il tifo del Franchi, come si può veder pregiudicata una partita per un episodio eppure lottare 90 minuti per ribaltare il sistema che ti ha penalizzato.
Osserva tutto con grande stile, via la giacca fin dal primo secondo, nella ripresa recupera un pallone palleggia e poi lo sbatte in terra, vorrebbe entrare in campo, ragazzi questo non ci sta a perdere. Mihajlovic a fine gara: "Sono contento della prova della squadra. Non entro nel merito degli episodi. Mi sembra che lo spirito sia stato quello giusto, questa è la strada da intraprendere. Ho chiesto a D'Agostino di stare vicino a Gilardino e il goal è arrivato così".