Nella domenica in cui la Juventus perde allo start del campionato (non succeva dal 1982) ed il Milan rivede i fasti del passato, la Fiorentina sorride non tanto per il risultato (che forse sta stretto) ma per la prestazione. Complimenti a mister Sinisa Mihajlovic che mette in campo una squadra tonica, vogliosa che lotta. Per il tifoso, quello vero, e' fiamma che scalda: assistere a calciatori che sudano e sprintano per la maglia e' sempre spettacolo gradevole. Questo a prescindere dal risultato finale. In questa ottica, il punto contro il Napoli ha un peso specifico notevole soprattutto pensando all'identita' che questo gruppo sembra avere.
Le note liete disegnano una melodia assai armoniosa: il ritorno di Pasqual, un Marchionni in palla, il ritrovato Zanetti. Sull'esperienza dell'ex Juve il mister fa grosso affidamento perche' sa bene che un centrocampista dai piedi raffinati e' merce rara. Da tale punto di vista, Zanetti potrebbe essere proprio uno dei solisti piu' importanti nel coro viola. Sullo spartito anche la prestazione dei nuovi. Di D'Agostino sapevamo gia': crescera' ancora. Cerci tornera' utilissimo garantendo quelle proiezioni sulla fascia che furono tanto care al credo prandelliano e si confermano armoniose in quello del nuovo allenatore.
Ma la buona musica non finisce qui. A proposito di Prandelli, ottime notizie sul fronte convocazioni: welcome a De Silvestri e gradito ritorno di quel Gilardino reduce dalle fatiche Sudafricane. Insomma, in riva all'Arno, il lunedi' e' di quelli che fanno sorridere. Soprattutto a quanti, sconsolati, affrontano il D-day del dopo vacanze. Ora pero' avanti cosi'. Un freno ai facili entusiasmi dell'ambiente e concentrazione perche' questo gruppo puo' arrivare lontano. Ha bisogno di tempo per migliorare soprattutto in fatto di condizione fisica.
Ma l'esordio fa ben sperare. Il coro funziona. Non resta che applaudire. GS nella foto, tratta dal sito ufficiale viola, Zanetti