“Era il 18 agosto 2009 quando il sindaco Renzi, accompagnato dal suo ‘stato maggiore’ di assessori, dirigenti e presidenti di società partecipate, trascinò per mezza città i giornalisti per spiegare che Firenze con lui sarebbe stata liberata dalle transenne, vero ‘virus’ che infestava da troppo tempo la città con la ‘scusa’, di volta in volta, di cantieri i cui tempi non venivano rispettati, la segnalazione di buche pericolose e quant’altro. Ebbene, oltre un anno dopo, basta fare un giro in strade e piazze per rendersi conto che la situazione non solo è rimasta quella che era, ma anzi, forse è addirittura peggiorata”.
Questa la dichiarazione del consigliere del PdL Massimo Pieri. “Altro che lotta a ‘transenna selvaggia’: quella di Renzi fu evidentemente solo una battuta di spirito estiva – ha aggiunto l’esponente del centrodestra –. Addirittura, il sindaco parlò di ‘vestitini’ bianchi col giglio di Firenze per abbellire le brutte transenne metalliche nei periodi di attività dei cantieri, si spinse a lanciare una campagna per segare via dai marciapiedi i cartelli inutili, fino alla fantascientifica trovata del sistema elettronico con cui la transenna stessa avrebbe fornito all’amministrazione tutte le informazioni relative al suo posizionamento grazie a un microchip.
Ovviamente, nulla di tutto ciò è accaduto, e Firenze è sempre invasa da cantieri transennati (non certo tutti portati avanti nel rispetto dei tempi previsti), così come di angoli dimenticati dove le transenne non si sa bene a cosa servano”. “E’ l’ennesimo esempio del modo di amministrare la città da parte di Renzi: si lancia uno slogan, si riempiono le pagine dei giornali, e poi tutto resta come prima – ha concluso Pieri –. Intanto il degrado continua indisturbato a farla da padrone, ma forse il sindaco e i suoi assessori contano sul fatto che i fiorentini, dopo poco meno di un ventennio di governo della sinistra, si siano ormai rassegnati”. (fdr)