"Apertura del Maggio alla città" la parola d'ordine del Sindaco Matteo Renzi e della Sovrintendente Francesca Colombo alla presentazione della nuova stagione settembre/dicembre in vista di un 2011 che partirà presto, fin da gennaio per coprire poi l'intero calendario solare. "Una scelta per far coincidere programmazione artistica e pareggio del Bilancio - ha spiegato la nuova Sovrintendente, visibilmente emozionata per la sua 'prima' a Firenze - inizieremo il 21 settembre, una stagione - ponte che non vedrà riduzioni di produttività né calo della qualità riconosciutaci da più fronti.
Dispiace a tal proposito - ha sottolineato con forza - sentirsi dire che siamo i secondi in Italia per qualità ed il fanalino di coda per gestione con un Bilancio che ho ereditato in stato pessimo e che ritengo inaccettabile" In programmazione Salome di Strauss, Pollicino di Hans Wernwer Henze che torna a firenze dopo 23 anni. Sarà poi la volta delle Nozze di Figaro, ed il seguente spazio dedicato al maestro Zubin Mehta che siglerà due titoli consecutivi La Forza del destino e la Tosca.
Il maestro dirigerà anche tre concerti con il ritorno del Requiem. MaggioDanza sarà impegnata durante l'autunno con due produzioni assai diverse tra loro. "Il nostro obiettivo - ha proseguito la Sovrintendente - sarà quello di mettersi in pari con il bilancio, perché da quello dipende il nostro futuro" aggiungendo anche che "a me del bilancio interessa il giusto, che sia in attivo o in perdita non è un fatto che mi riguarda personalmente, ma per la sopravvivenza di questa istituzione all'interno della città di Firenze è un traguardo che desidero raggiungere anche perché ci metto la mia faccia.
Partiamo da una situazione che ci vede con un gruppo di ballo di 35 elementi, la metà potrebbe decidere di lasciarci e l'età minore che troviamo tra loro è di 37 anni. Dovremo fare il modo che più persone possibili conoscano l'esistenza della manifestazione, il Maggio verrà inserito nei percorsi della città e creeremo alleanze con Tour operator ed Albergatori in modo che vi sia una sinergia di intenti" "Ultimamente ci sono stati momenti in cui mi sono sentita sconcertata - ha confessato ai giornalisti ed al pubblico presente in sala in una conferenza dai connotati quasi teatrali - e nello sconforto ho chiamato spesso Matteo Renzi che ci è stato sempre vicino e ci segue" Da aggiungere che il sindaco ha difeso la Sovrintendente anche dalle perplessità sollevate dai presenti circa l'aumento del compenso professionale della stessa, apparso in contrasto con la necessità di ridurre i costi e massimizzare i ricavi. Prende la parola anche il primo cittadino di Firenze, Presidente del Teatro del Maggio: "Ho da esprimere tre concetti fondamentali - chiarisce subito - il primo è inerente all'apertura verso la città delle porte del Maggio, cercare il coinvolgimento dei fiorentini, della gente come è stato durante il concerto in piazza duomo attraverso il maxi schermo, su questo il fatto che 2000 bambini potranno assistere alle prove della prima è già un bel traguardo.
Secondo punto - ha proseguito - è il livello di qualità raggiunto che nessuna manovra o correttivo potrà e dovrà toglierci, a tal proposito vi porto ad esempio l'interessante articolo del New York Times che ha aperto le sue pagine su Firenze mostrando una città splendida, appetibile, culturalmente simbolica ed imperdibile, cosa che noi spesso dimentichiamo abituati a leggere sui giornali locali delle sacche di degrado e dei piccoli problemi interni. La cultura produce emozioni - ancora renzi - oppure non ne produce, non c'è una via di mezzo, noi possiamo emozionare i visitatori ma solo se siamo bravi a comunicare loro ciò che possiamo offrire" Inevitabile però il rumoreggiare del pubblico che dopo le varie discussioni economiche inerenti il Maggio, teso come corda di un violino dal quale sta per partire l'archetto aerodinamico come un dardo, ha cavalcato di sussurro in bisbiglio la domanda sui conti e sull'attuale situazione emergente dai documenti in possesso del CDA. "Il terzo punto è proprio questo - evidenzia il sindaco - ma non intendo entrare nel particolare visto che il CDA (che avrebbe dovuto riunirsi a luglio, salvo poi lo slittamento) si riunirà a settembre e lì verrà fatta una fotografia della situazione.
Dovremo arrivarci con argomenti validi quali la patrimonializzazione del Teatro che risulta attualmente insufficiente, occorre recuperare il debito, senza dimenticare gli sforzi che continuano e seguono la storia del Maggio" Qui il riferimento è al nuovo Auditorium che sarà porta di accesso al Parco delle Cascine. "Sarà necessaria una riflessione urbanistica - spiega Renzi - perché così come stanno le cose ore non è consigliabile aprire un simile polo di attrazione culturale tra discoteche e degrado, ma già molto è stato fatto con i 430mila euro spesi per rimettere in sesto il Giardino della Catena prima area verde di accesso al Parco" L'occasione per riparlare del Maggio sarà proprio in virtù di un collegamento con il piano di sviluppo cittadino, forse proprio all'inaugurazione della Stagione visto che per il 21 settembre è prevista anche la presentazione dei 100 luoghi di Firenze sui quali l'Amministrazione ha puntato l'attenzione per il recupero strutturale, urbanistico e sociale ed uno di questi è proprio il Teatro del Maggio. Chiudendo con una massima espressa dal primo cittadino di Firenze "Il turista dovrà sentirsi più povero se andrà via non solo non vedendo il David o Palazzo Vecchio ma anche senza aver visto il Maggio".
Puntando ad arricchire il Maggio stesso la cui sopravvivenza è legata non solo alla città ma alle varie componenti in gioco a prescindere dalle scommesse che sono, comunque, sempre da vincere. di Antonio Lenoci