Su 32 permessi di costruzione, rilasciati a Montespertoli dalla precedente amministrazione comunale, sono stati accertati i presupposti per contestare l'illegittimità. Lo ha stabilito, con motivate singole istruttorie, la Direzione Generale Politiche Territoriali e Ambientali della Regione Toscana: la Giunta, questo pomeriggio, su iniziativa dell'assessore Anna Marson (Urbanistica e Territorio), ha deliberato altrettanti atti in cui, oltre ad approvare le istruttorie compiute dai competetnti uffici regionali, ha avviato la procedura fissata dalla legge (art.
39 del DPR 380/2001: “Annullamento del permesso di costruire da parte della Regione”): la contestazione agli interessati (titolari del permesso, proprietari, progettisti, Comune), tramite gli appositi uffici regionali, circa la illegittimità dei singoli permessi nonché la richiesta di memorie e controdeduzioni entro il 60mo giorno dal ricevimento della contestazione. Era stata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, lo scorso aprile, nell'ambito di alcuni procedimenti penali su opere edilizie nel territorio di Montespertoli, a rimettere alla Regione Toscana la “valutazione dei presupposti” per applicare l'art.
39. Nella lettera della Procura si evidenziava come quel Comune, dopo aver disposto la sospensione dei lavori per una serie di interventi edilizi in zona agricola, aveva revocato alcune ordinanze di sospensione – anziché procedere all'annullamento dei relativi permessi di costruire – pur ritenendo “indubbia” la sussistenza dei vizi di legittimità. E che “la mole, la diffusività e la ripetitività degli interventi abusivi complessivamente considerati appare tale da sconvolgere l'assetto delle zone agricole” di Montespertoli. "Non appena pervenute le controdeduzioni degli interessati – ha commentato l'assessore regionale Anna Marson - l'istruttoria regionale proseguirà per le determinazioni conclusive, con tempi altrettanti rapidi.
Al di là del caso particolare, la vicenda evidenza l'importanza che i Comuni, nell'esercizio della propria autonomia, prestino adeguata attenzione ad una gestione di qualità del loro territorio, a partire dalle procedure per l'urbanistica e l'edilizia". "Siamo in completa sintonia – afferma Giulio Mangani, sindaco di Montespertoli - e abbiamo la massima fiducia sulla correttezza dei procedimenti attivati dalla Regione, che confermano sostanzialmente i profili di illegittimità già evidenziati da questa amministrazione.
Occorrerà poi valutare i 32 provvedimenti nel contesto più complessivo delle 104 sospensioni ordinate che si sono risolte con oltre cinquanta annullamenti e 14 demolizioni, per addivenire a un giudizio che tenga insieme la buona fede dei cittadini e l'interesse della collettività. L'auspicio che mi sento di fare è che l'intervento della Regione ci fornisca gli strumenti affinché anche tali interventi si possano conformare il più possibile alla disciplina del piano strutturale che abbiamo da poco adottato, e ai suoi obiettivi di sostenibilità ambientale e paesaggistica". di Mauro Banchini