“Il sindaco fa pagare ai cittadini i ‘suoi’ slogan ad effetto” è quanto dichiarano Emanuele Roselli e Francesco Torselli del Gruppo PDL in Consiglio comunale. “In un anno il Comune ha speso più di 450.000 mila euro per la comunicazione e in molti casi queste campagne hanno poco a che vedere con i problemi dei cittadini. Mentre da un lato il sindaco continua a lamentarsi per i provvedimenti sulla razionalizzazione delle spese degli enti locali predisposti da Governo, dall’altra non si fa problemi a finanziare vere e proprie campagne di comunicazione per promuovere l’operato e le iniziative dell’amministrazione”.
“Dai nostri conti - spiegano i due esponenti del centrodestra - tra personale addetto, realizzazioni grafiche, inserti pubblicitari, passaggi radio e stampa di volantini, manifesti, tra il 2009 e il 2010 il Comune di Firenze ha speso circa 455.000 mila euro per la comunicazione. Una cifra significativa soprattutto se si pensa che in molti casi non si è trattato solo di campagne informative, ma anche di vere e proprie campagne di immagine e comunicazione. Vogliamo ricordare ad esempio la campagna di comunicazione relativa alla pedonalizzazione di Piazza Duomo per la quale sono stati spesi quasi 25.000 euro; per non parlare dell’ideazione dello slogan ‘Intorno a chi cambia c’è Firenze’ che è costato alle casse comunali la bellezza di 13.200 euro, senza aver portato nessun effetto concreto e positivo ai tanti problemi che i fiorentini si trovano, ogni giorno, a fare i conti”. “Altri soldi - proseguono - sono stati spesi poi per la campagna “Insonnia creativa” dell’assessorato alla cultura e per la cui promozione sono stati spesi altri 6.000 euro.
Cifra poco superiore è stata spesa per i passaggi radio utilizzati per pubblicizzare il capodanno 2009, mentre altri 4.200 euro sono stati spesi per la pubblicazione di ‘Io amo Firenze’. Non dobbiamo poi dimenticare i volantini spediti a casa dei fiorentini ad aprile per promuovere ‘l’affitto’ dei posti auto in vista del nuovo piano sosta, che ad oggi pare finito nel lungo elenco delle promesse non mantenute del sindaco”. Per Roselli e Torselli “il sindaco non si è limitato a lanciare campagne di comunicazione, ma ha voluto anche monitorare i benefici che esse hanno portato: benefici probabilmente di immagine, visto che queste spese non hanno certo portato effetti concreti per i cittadini.
Abbiamo trovato quindi un provvedimento dello scorso ottobre con il quale venivano stanziati, con delega diretta all’ufficio del sindaco, ben 30.000 euro, al fine di monitorare l’efficacia della comunicazione istituzionale: di lì a poco, dopo la firma di un nuovo provvedimento, sono stati spesi oltre 7.300 euro per un una indagine telefonica relativa proprio al gradimento della comunicazione istituzionale”. “Vogliamo informare i cittadini - concludono Roselli e Torselli - su come vengono spesi i loro soldi visto che il sindaco e i suoi assessori non perdono occasione per ricordare ai cittadini che se il Comune non ha fondi per risolvere i loro problemi o offrire loro servizi migliori, tutto dipende sempre e solo dal Governo e da Berlusconi.
Questo dimostra che non è vero e che atteggiamenti diversi e scelte più responsabili possono essere fatte. La prossima volta che il sindaco lancerà un’altra ‘campagna’ contro i provvedimenti del Governo, abbia almeno la ‘cortesia’ di non pagarla, almeno quella, con i soldi dei fiorentini”. (edl)