E' Proseguita con successo, anche nel primo semestre del 2010, l’azione dell’Osservatorio provinciale della Cooperazione, voluto da Confcooperative Firenze-Prato Legacoop e Agci, per far fronte al problema delle cooperative cosiddette “spurie”, cioè che, non aderendo a centrali cooperative, sono meno soggette a controlli “Con questo strumento vogliamo orientare l’attività ispettiva per incrementare i controlli al fine di svelare tutte le irregolarità presenti nelle cooperative - ha spiegato il direttore di Confcooperative Firenze-Prato Carlo Mortini -.
Mentre, infatti, le nostre associate ricevono regolarmente i controlli dei Revisori e la verifica della correttezza del trattamento dei lavoratori, le altre, che dovrebbero comunque essere sottoposte a verifiche da parte degli organi preposti dal Ministero delle attività produttive, non le ricevono con cadenza periodica, potendo così instaurare, con più facilità, dei rapporti di lavoro irregolari”, ha proseguito Mortini. Grazie all’attività di monitoraggio, che l’Osservatorio svolge applicando la Legge N°142/2001, è proseguita, anche nel primo semestre del 2010, l’azione di accertamento intrapresa nello scorso anno, che ha accertato l’esistenza di molte situazioni di irregolarità e sfruttamento dei lavoratori, non corrispondenti ai requisiti mutualistici propri del mondo cooperativo.
L’attività ispettiva dell’Osservatorio provinciale della Cooperazione di Firenze, hanno fatto emergere, con un controllo a campione effettuato negli ultimi mesi, irregolarità per molte imprese: sono state riscontrate, infatti, evasioni contributive e violazioni penali per somministrazione non in regola. Tali verifiche hanno portato ad un consistente recupero di contribuiti e premi, anche in seguito agli accertamenti inerenti l’INPS e l’INAIL. “In questo periodo di crisi economica è giusto valorizzare quelle cooperative che, pur nelle difficoltà, non cercano scappatoie fiscali ad un minor costo, ma garantiscono ai propri soci corrette condizioni di lavoro”, ha concluso Mortini.
Proprio nei giorni scorsi, all’assemblea nazionale di Confcooperative, è emerso infatti, un dato molto positivo, in termini occupazionali, che riguarda tutte le cooperative, anche quelle aderenti a Confcooperative Toscana. Nonostante la crisi economica, che ha colpito anche il mondo cooperativo, soprattutto per quanto riguarda i conti economici, è confortante il risultato di tenuta occupazionale: in Toscana, su oltre milleduecento cooperative, solo ventisei hanno fatto richiesta di cassa integrazione con cinquecento lavoratori interessati dagli ammortizzatori.