“I Revisori dei Conti, di fronte alla proposta di variazione di bilancio predisposta dalla Giunta Renzi, nel parere allegato, confermano i dubbi e le perplessità che il nostro gruppo aveva avanzato fin dalla prima Commissione bilancio in cui l’assessore Falchetti aveva annunciato le linee guida della variazione”. Lo afferma Tommaso Grassi, del gruppo Spini per Firenze. “Nel testo del parere si legge che ‘sarebbe stato auspicabile finanziare la realizzazione del Parco della Musica, almeno parzialmente, con variazioni compensative delle entrate, evitando per quanto possibile l’assunzione di nuovo indebitamento’, e viene sottolineato che ‘l’Amministrazione ha deciso di non effettuare la verifica degli equilibri entro il 31 luglio 2010 come invece proposto dal Collegio in sede di approvazione del bilancio di previsione 2010’” ha aggiunto il consigliere. “Traspare quindi un monito da parte dell’organo di revisione, da noi condiviso, rispetto alla realizzazione del Parco della Musica, inizialmente da finanziarsi nel 2010 con alienazioni, e che viene invece effettuata con assunzione di mutuo pari a 35 milioni, e innalzando ulteriormente il non certo esiguo indebitamento del Comune di Firenze – prosegue Grassi –.
L’amministrazione, per non dimostrare che tutto quanto annunciato e promesso ai fiorentini non potrà essere realizzato, per la situazione delle entrate e per la previsione completamente errata delle alienazioni, preferisce aumentare ulteriormente l’indebitamento, compromettendo per gli anni futuri le casse del Comune, piuttosto che presentare in maniera trasparente lo stato del bilancio e rinunciando a qualche opera, salvaguardando e tutelando la stato dei conti del Comune.” “Ci preoccupa profondamente la presa di posizione dei Revisori dei Conti che confermano la necessità, ignorata dalla Giunta Renzi, di verificare gli equilibri di bilancio prima di fare qualsiasi maggiore indebitamento o modifica al bilancio stesso.
Anche da questo elemento emerge, giorno dopo giorno, più chiaramente come il bilancio comunale sia sempre meno solido e i conti meno reali” ha concluso il consigliere. (fdr)
