“Da alcuni accertamenti effettuati è stato scoperto un falso materiale in atto pubblico, risalente all'autunno del 2007. E' stato verificato infatti che in quel periodo sono state modificate alcune parti della Variante Ricognitiva approvata in Consiglio comunale nel febbraio dello stesso anno senza i necessari passaggi amministrativi, allo scopo di favorire palesemente alcune situazioni. Chi ha effettuato questa mossa ha però lasciato materialmente traccia nei server e pc comunali, permettendo di risalire ai responsabili”. E' quanto rende noto il Comune di Montespertoli attraverso una nota stampa diffusa nel pomeriggio di oggi, lunedì 28 settembre 2009. “Si tratta di un atto gravissimo - commenta il sindaco di Montespertoli Giulio Mangani - che ha danneggiato e continua a danneggiare l'immagine del nostro Comune, screditandolo agli occhi dell'opinione pubblica.
Saremo del tutto intransigenti con chi si è macchiato di un'azione del genere, riservandoci di prendere nei loro confronti i provvedimenti disciplinari del caso e costituendosi parte civile in un eventuale processo a loro carico. Il nostro obiettivo è quello di ristabilire la legalità in un settore tanto delicato e importante per l'economia del nostro territorio. A questo proposito chiederemo alla Procura, in un quadro di sempre maggiore collaborazione reciproca, il dissequestro della Variante Ricognitiva originale, così da restituire al nostro Comune uno strumento certo su cui portare avanti la propria attività”.
“Con questa amara scoperta - continua Mangani - siamo convinti di aver fatto un passo importante verso l'accertamento delle responsabilità ed un progressivo ritorno alla normalità. Continuano intanto i sopralluoghi nei cantieri sospesi che grazie allo sforzo straordinario dei carabinieri, della polizia municipale e dei tecnici del comune stanno proseguendo con la massima celerità e rigore, garantendoci di rispettare i tempi stretti che ci eravamo ripromessi. Sopralluoghi che purtroppo stanno evidenziando numerosi abusi, e che mostrano un'incrinatura dell'etica civile.
Tutto ciò non può non destare sconcerto e preoccupazione”.