“Mino Maccari e l’illustrazione letteraria (1928-1989)” è la mostra che aprirà i battenti il prossimo 12 giugno nel Palazzo dei Priori e nel Museo civico e diocesano d’arte sacra, di Colle di Val d'Elsa e che sarà visitabile fino al 25 luglio . L’esposizione, con cui la città di adozione dell'artista, nato a Siena e scomparso a Roma nel 1989 all'età di 91 anni, rende omaggio al suo genio creativo, è dedicata all’illustrazione letteraria, un aspetto della sua produzione artistica generalmente meno noto ma a cui Maccari si dedicò fin dalle sue prime prove pittoriche e grafiche negli anni Venti riuscendo a creare un rapporto privilegiato tra la sua arte e l’opera di alcuni dei maggiori nomi del Novecento letterario italiano, da Aldo Palazzeschi a Mario Tobino, da Ardengo Soffici a Mario Soldati, da Eugenio Montale a Giorgio Bassani, da Tommaso Landolfi ad Alberto Arbasino Si tratta della prima mostra monografica in assoluto nella quale viene presentata un’ampia selezione di illustrazioni e bozzetti preparatori, quasi tutti inediti, ma anche fotografie e stralci di corrispondenze che documentano la straordinaria qualità del lavoro compiuto da Maccari anche in questo campo.
L'esposizione promossa dall’Associazione “Mino Maccari” in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Colle di Val d’Elsa e la Fondazione Musei Senesi, è stata resa possibile grazie con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, e al sostegno della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Siena e Grosseto e della Provincia di Siena. La mostra è curata da Riccardo Donati e da una gruppo di giovani studiose colligiane, impegnate nell’organizzazione dell'esposizione e nella realizzazione del catalogo, pubblicato da Fondazione Musei Senesi nella collana “Cataloghi” edita da Silvana Editoriale. Fondamentali i contributi dell’Archivio Contemporaneo ‘A.
Bonsanti’ del Gabinetto Vieusseux, del Centro Studi ‘A. Palazzeschi’, dell’Associazione ‘Amici di Romano Bilenchi’, della Fondazione Mario Soldati, della Fondazione Mario Tobino e della Fondazione Mondadori. Durante la sua carriera, Mino Maccari si è dedicato più volte all’illustrazione di libri di scrittori, poeti, saggisti e uomini di teatro, sviluppando una dimensione artistica che gli ha permesso di esaltare la sua inesauribile vena inventiva, con creazioni innovative e sorprendenti.
Saranno queste le opere che daranno vita all'esposizione colligiana con lettere, bozzetti, libri e altro materiale messo a disposizione dall'Associazione Mino Maccari e dalla famiglia. Tra i lavori più importanti in mostra, sono da ricordare le collaborazioni con Anna Banti per i romanzi Il bastardo e Artemisia e quella con Mario Tobino per le poesie di Asso di picche (1955), mentre risalgono al 1951 le tavole a piena pagina per Bestie del ’900 di Aldo Palazzeschi, con vignette sagaci che ricalcano in pieno lo spirito comico e inventivo dello scrittore fiorentino, del quale Maccari riesce a esaltare l’umorismo grottesco, ma anche la vena fiabesca.
Nel 1962 Maccari affianca ai Sonetti del Burchiello ben quarantacinque incisioni in bianco e nero e a colori, cariche di ironia e di sottile, divertita irriverenza. Risale allo stesso anno la collaborazione con Mario Soldati per l’illustrazione della raccolta di poesie Canzonette e viaggio televisivo, con una serie di disegni e acquerelli che, con stile semplice e immediato, restituiscono le vivacissime visioni di poetiche di Soldati. Riguardo a quest’opera, la mostra presenterà anche alcuni acquerelli inediti recentemente acquistati dall’Amministrazione Comunale colligiana.
Nel 1978 Maccari illustra un volume del giornalista senese Paolo Cesarini, Italiani cacciate il tiranno, realizzando gustosissimi ritratti-caricature di Leo Longanesi, Curzio Malaparte, Ardengo Soffici, Amerigo Bartoli. Questo materiale sarà esposto nelle sale del Palazzo dei Priori e del Museo civico e diocesano d’arte sacra insieme ad altri numerosi disegni e bozzetti realizzati per illustrare opere di Ardengo Soffici, Tommaso Landolfi, Ernesto Rossi, le edizioni di Enrico Vallecchi, i testi di Cesare Zavattini, Alfonso Gatto, Vitaliano Brancati, Augusto Frassineti, Giorgio Bassani, Alberto Arbasino e molti altri scrittori, poeti e romanzieri del Novecento.