(Firenze,23 aprile)Per celebrare le Settanta edizioni del Maggio Musicale Fiorentino, il più importante Festival musicale italiano,è stata allestita alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti la mostra “Musica in scena”. L’esposizione presenta una selezione di bozzetti, modelli di scena, figurini e costumi che costituiscono, nella particolarità della forma scenografica, un capitolo qualitativamente alto di storia delle arti figurative del Novecento. Infatti dal 1933 ad oggi innumerevoli artisti - pittori, scultori, architetti, scenografi, costumisti, stilisti - si sono confrontati con le programmazioni del Festival fiorentino, dando luogo a spettacoli indimenticabili nel campo della musica lirica, del balletto e, talvolta, anche della prosa.
Da Giorgio De Chirico a Giulio Paolini, da Gino Severini a Piero Dorazio, da Gianni Vagnetti a Dani Karavan, da Mario Sironi, Enrico Prampolini, Mino Maccari, Oskar Kokoschka fino a Maria De Matteis, Piero Tosi, Derek Jarman, Gabriella Pescucci, Dante Ferretti, Marius Nekrosius, David Borovsky, Maurizio Balò, Sylvano Bussotti, troviamo dunque rappresentati in Mostra i principali protagonisti della messinscena del secolo scorso. Il percorso della Mostra - che coincide stavolta, eccezionalmente, con l'ingresso stesso nella Galleria d'arte moderna - si sviluppa muovendo dalle sale a maggior vocazione musicale, la Sala da Ballo detta del Fiorino e la Sala della Musica con il contiguo Salotto Cinese, in cui sono esposti bozzetti, modelli di scena e costumi in ordine cronologico.
Si prosegue poi attraverso la Galleria vera e propria e la Sala da Ballo del quartiere borbonico, in un suggestivo dialogo, ora tematico ora evocativo, con le opere presenti nel Museo. Per sottolineare tale relazione conclude la mostra una sala appositamente riallestita, in cui alcune opere delle collezioni novecentesche, normalmente conservate nei depositi, di artisti quali Giorgio De Chirico, Felice Casorati, Gianni Vagnetti, Gino Severini, Primo Conti, Giovanni Colacicchi, Mario Sironi, Baccio Maria Bacci, Ardengo Soffici, sono esposte accanto a bozzetti e figurini teatrali da loro stessi eseguiti.
Il confronto che si instaura in tal modo fra dipinti e invenzioni sceniche ben riflette l'arricchimento linguistico ed espressivo che l'esperienza nel melodramma ha determinato nel lavoro pittorico di ciascuno di loro. La mostra, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per esso dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino e la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti con Firenze Musei e il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, è curata da Moreno Bucci e da Isabella Lapi Ballerini.
L’esposizione che si apre domani al pubblico, è corredata di un accurato catalogo , edito da Sillabe, che è ottimo viatico per la lettura di questa bella mostra.
AL